L'appello

Zona rossa ponte Morandi, la Uil chiede riorganizzazione lavoro per dipendenti della sanità pubblica e privata

Sono centinaia i lavoratori della sanità pubblica e privata che si muovono ogni giorno dalla “zona rossa” verso il luogo di lavoro

ponte morandi e zona rossa

Genova. Facendo riferimento alle prime richieste dei sindaci della val Polcevera, la Uil della Liguria e la categoria della Uil Fpl chiedono che vengano trovate misure alternative alla viabilità ordinaria da accompagnarsi a una riorganizzazione del lavoro di emergenza all’interno della sanità pubblica e privata e dei presidi ospedalieri e sanitari che fanno riferimento al raggio d’azione dell’area metropolitana genovese.

Occorre, secondo le segreterie regionali di Uil Liguria e Uil Fpl, un piano straordinario nell’organizzazione del lavoro per rimodulare i turni nelle strutture sanitarie a vantaggio della qualità del servizio reso alla popolazione e per agevolare gli addetti del settore che, allo stato attuale, si trovano in serie difficoltà logistiche.
Sono centinaia i lavoratori della sanità pubblica e privata che si muovono ogni giorno dalla “zona rossa” verso il luogo di lavoro: da Ponente a Levante, da Ponente al Centro, dalla Valpolcevera a Levante, al Centro e a Ponente.

“Certamente siamo d’accordo – si legge in una nota – con la richiesta di potenziamento dei servizi presso l’ospedale Gallino, ma crediamo che le lavoratrici e i lavoratori del comparto, che provengono dalla zona rossa,  debbano essere agevolati sotto il profilo del cambio della turnazione e dell’organizzazione del lavoro. Tutto questo anche in vista della stagione autunnale e dell’apertura del nuovo anno scolastico. Ci auguriamo che, nel più breve tempo possibile e in condizioni di sicurezza, si ritorni a viaggiare su gomma e su ferro anche con soluzioni alternative. Dal canto nostro siamo disponibili fin da subito ad attivare un tavolo di confronto sull’organizzazione del lavoro e il cambio delle turnazioni nel comparto sanità sul territorio, questo proprio a seguito dell’immane tragedia che ha colpito Genova e la Liguria”.

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