Genova. Dopo il polverone sollevato per le spese del Comune di Genova per il maxi evento organizzato a inizio luglio da Costa Crociere che, secondo quanto affermato per iscritto dall’ex assessore Elisa Serafini al consigliere grillino Stefano Giordano sarebbe stato di circa 130 mila euro, arriva oggi la nota ufficiale del Comune di Genova.
Il Comune di Genova precisa che la “spesa sostenuta dall’ente per la festa del 70° anniversario di Costa Crociere, che ha coinvolto oltre 120mila genovesi per l’intera giornata di sabato 7 luglio, è stata di 44.895 euro e non 130.000 come erroneamente riportato, probabilmente riferendosi ad un documento privo di firma e non autorizzato”.
Come spiega una nota della giunta “la spesa è andata a coprire i servizi messi a disposizione dalle società partecipate del Comune di Genova (Amt, Amiu, Aster) e quelli per il lavoro straordinario della polizia municipale”.
E il Comune difende a spada tratta l’evento: “La città di Genova, oltre alla enorme partecipazione di pubblico, per un’intera giornata ha avuto visibilità a livello nazionale e internazionale per quella che è risultata essere una grande operazione di marketing territoriale” ricorda la nota.
Tornando ai numeri, secondo i calcoli di palazzo Tursi “la spesa media sostenuta per il Costa Zena Festival è stata di 0,37 euro a partecipante. Se si volesse paragonare la spesa dell’evento ad altri eventi importanti per la città si potrebbe ricordare come per l’ultimo derby Genoa-Sampdoria allo stadio “Luigi Ferraris”, le spese sostenute sono state di 18.076 euro, per una presenza di 32.500 spettatori ed una spesa di 0,55 euro a persona. Per il Gay Pride le spese sostenute siano state di 6.202 euro, per una partecipazione di 10.000 persone e una spesa di 0,62 euro a persona”.
La controreplica dei Cinquestelle: “In seguito alle dichiarazioni di Marco Bucci per Genova che sostiene che il documento che abbiamo utilizzato per fare il conteggio delle spese in carico al Comune di Genova per l’evento di Costa Crociere sarebbe un documento non autorizzato e privo di firma, precisiamo che tale documento è stato protocollato e firmato dall’assessore della Giunta Bucci competente come risposta scritta all’Articolo 56 depositato presso gli uffici comunali il 5 Luglio dal nostro consigliere Stefano Giordano”, così scrivono in comunicato i componenti del gruppo consiliare M5S a Tursi.
“In sostanza il sindaco sostiene che un documento ufficiale della sua giunta non sia attendibile – continuano – questa cosa è gravissima a nostro avviso e mette in discussione la parola stessa del Sindaco. A questo punto come MoVimento 5 Stelle andremo a fondo e chiederemo spiegazioni sulle affermazioni del sindaco e un accesso agli atti per verificare tutte le spese”.