Abc al pronto soccorso

Pronto soccorso più “accogliente” al Villa Scassi grazie a un servizio dedicato

Una “task force” dedicata all’accoglienza con due persone, operatore tecnico e da un assistente sociale o assistente sanitario

Genova. Una “task force” dedicata all’accoglienza con due persone, operatore tecnico e da un assistente sociale o assistente sanitario, Identificabili con la scritta “Accoglienza” di colore arancione, che saranno a disposizione, in sala d’attesa, sette giorni su sette per 12 ore al giorno. È questo, in sintesi, il progetto ABC in pronto soccorso, che è stato trovato, questa mattina, all’ospedale Villa Scassi di Genova.

ABC è l’acronimo di Arancio, Benvenuto e Confort che sono le caratteristiche che contraddistinguono il servizio. Il team, infatti, distinguibile per la scritta accoglienza in arancione sulla maglietta, è formato da un operatore tecnico e da un assistente sociale o assistente sanitario, che saranno  affiancati da tre assistenti sociali volontari, e dall’AVO.

“Si tratta di un servizio, orientato verso i cittadini – spiega il direttore generale di Asl 3, Luigi Carlo Bottaro – attraverso il quale vogliamo intercettare le necessità dell’utente,  che può aver bisogno di comunicare con i famigliari, oppure con il medico di medicina generale, in una situazione di difficoltà e di ansia, come può essere quella di chi arriva al pronto soccorso”. 

Gli utenti, quindi, saranno accolti da operatori che avranno il compito di rendere meno angosciante il percorso, orientando in modo propositivo l’utente, fornendo informazioni sul suo percorso all’interno dei processi tipici dell’area emergenza/urgenza Triage, e dando risposte alle eventuali necessità dello stesso.

“Noi, in questo momento di emergenza caldo e ferie, abbiamo messo in atto una serie di misure organizzative – sottolinea la vice Presidente della Regione, con delega alla Sanità,, Sonia Viale – alle quali abbiamo voluto aggiungere proprio l’accoglienza”.

“L’umanizzazione dell’arrivo in Pronto Soccorso, che è sempre un momento molto complesso, sia per le persone che per i famigliari. Da qui parte un servizio che vede operatori preparati per dare risposte e assistenza continua – conclude –  un valore aggiunto rispetto alla qualità delle cure che il nostro sistema sanitario offre”.

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