Genova. “Genova e la Liguria hanno bisogno di tanti fatti, poche parole e nessuna polemica”, il presidente della Regione Giovanni Toti, chiarisce alcuni punti e le diverse esigenze dopo le voci di scontri tra struttura commissariale e governo, e tra struttura commissariale e procura.
“Molte esigenze si incrociano oggi intorno al drammatico crollo del Ponte Morandi – dice Toti – l’esigenza di fare giustizia, prima tra tutte. Individuare eventuali responsabilità e chiedere per queste giuste pene è compito esclusivo della procura, che ha la nostra completa fiducia e la mia personale stima. Sono certo che i tempi delle indagini e quelli di una rapida demolizione e ricostruzione del ponte siano compatibili. Su questo il dialogo tra le istituzioni locali e l’autorità giudiziaria è improntato alla massima collaborazione e comprensione delle reciproche esigenze”.
“C’è l’esigenza – aggiunge il governatore e commissario straordinario per l’emergenza – di mettere a regime rapidamente tutte le misure di emergenza per mitigare il disagio dei cittadini, delle imprese e delle famiglie che hanno dovuto abbandonare le proprie case. Siamo al lavoro su tutti i fronti: come promesso stiamo consegnando giorno dopo giorno gli alloggi, i cantieri della viabilità alternativa sono già partiti a tempo di record, così come i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico e delle ferrovie. Il sindaco, con sua ordinanza, ha già autorizzato la riapertura di importanti imprese bloccate fino ad oggi dalla cosiddetta “zona rossa”. Abbiamo infine l’esigenza di abbattere e ricostruire il ponte nel più breve tempo possibile e di farlo in totale sicurezza”.
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“Per le norme vigenti – prosegue Toti – questo spetta a società Autostrade, che dovrà provvedere con celerità, accollandosi ovviamente tutte le spese. Per questo abbiamo chiesto alla società concessionaria di presentare un piano dettagliato su come intende agire. Ciò avverrà entro questa settimana. Nulla vieta che Autostrade coinvolga e affidi la realizzazione dell’opera, o di parti di questa, a società pubbliche di ingegneria e costruzioni, alcune delle quali sono presenza storiche sul territorio genovese. Autorevoli esponenti del Governo lo hanno auspicato e lo auspico anche io. Inoltre, società Autostrade non lo ha mai escluso, al contrario. Naturalmente ogni passaggio dovrà essere monitorato attentamente da tutte le strutture preposte al controllo. Tutto ciò può avvenire senza scontri, senza ritardi, senza quel surplus di polemiche di cui la politica talvolta sembra non poter fare a meno”.
Anche il procuratore di Genova Francesco Cozzi, in mattinata, ha escluso che ci siano dei contrasti.