Genova. Incidente sul lavoro questa mattina al porto petroli di Multedo. Intorno alle 9 durate i lavori di saldatura su un tubo di coibentazione sulla banchina Iplom tre operai sono rimasti intossicati a causa di una fiammata scaturita dalla lavorazione.
I tre (il responsabile dei lavori di Iplom, un altro dipendente Iplom e un addetto alla sicurezza), soccorsi, sono stati portati all’ospedale villa Scassi.
Non hanno riportato ustioni e le loro condizioni non sono gravi. Sul posto, davanti al booster della Iplom, nell’area della strada soprelevata interna al porto petroli, immediato l’intervento dei vigili del fuoco, con due squadre – di terra e nautica – che hanno spento l’incendio e messo in sicurezza l’impianto.
La conduttura dove è avvenuta la vampata era vuota. Sul posto anche guardia costiera e rimorchiatori del porto, oltre al 118.
“Si tratta di lavori di manutenzione a caldo – spiega Antonio Grifi, responsabile Filctem Cgil – per i quali Iplom deve chiedere il permesso alla porto Petroli e così è stato. E’ la prima cosa che abbiamo verificato. Secondo quanto riferitomi dal delegato dell’azienda è stato solo il responsabile dei lavori della Iplom a recarsi in pronto soccorso per il timore di aver respirato sostanze tossiche. Fortunatamente non è successo sulla di grave, purtroppo in questo settore non esiste il rischio zero”.
Appena pochi giorni fa è stata annunciata l’interruzione del servizio di guardia ai fuochi al booster Iplom o meglio, la decisione finale sarà presa a fine settembre. Iplom e la società Santa Barbara hanno dato disponibilità a valutare ogni possibile iniziativa in materia di salvaguardia occupazionale con il coordinamento dell’Autorità di Sistema Portuale. Il servizio sarà interrotto, come previsto, perché è stato fatto un intervento di ammodernamento degli impianti – approvato dai vigili del fuoco – che non renderà più necessario il servizio, con, tra l’altro, un incremento della sicurezza.
“I lavori erano affidati a una ditta metalmeccanica esterna su una tubatura di Iplom – spiega Bruno Manganaro, segretario Fiom Cgil – per fortuna c’è stato il pronto intervento della sicurezza e proprio uno degli intossicati è un dipendente della Santa Barbara I presidi in impianti di questo tipo servono eccome sia per i pronto intervento sia per la prevenzione”.