Genova. La motivazione è: “a causa delle tensioni nel cda sulla governance, ostacolo all’efficace ristrutturazione della banca”, ma anche per il “maggiore rischio di essere posta in risoluzione (ossia avviare un processo di ristrutturazione gestito dalle Autorità ndr) dopo il rifiuto della Bce al piano di conservazione del capitale”.
Moody’s ha declassato Banca Carige. L’agenzia di rating ha fatto scendere da Caa2 a Caa1 la valutazione del merito di base, e da Caa3 a Caa2 il rating a lungo termine. Quello sul deposito a lungo termine passa da Caa1 a B3.
Tutti i rating sono, tra l’altro, in revisione per ulteriori downgrade.
Il cda, riunito ieri per la lettera di risposta alla Bce, replica dopo aver preso atto “pur non condividendone le motivazioni”: “Con riferimento all’affermazione inerente la possibile messa in risoluzione della Banca in conseguenza delle problematiche di governance e della mancata approvazione del piano di conservazione del capitale, la Banca ritiene doveroso precisare che la richiamata proposta di decisione, notificata dalla Bce il 20 luglio 2018, non contiene nessun riferimento a una eventuale risoluzione. Il cda si riserva di assumere ogni opportuna iniziativa a tutela propria e di tutti gli stakeholder”.
Il cda, riunito ieri, ha analizzato le offerte vincolanti ricevute su un portafoglio di posizioni unlikely uo pay (Utp) – cioè esposizioni creditizie per le quali la banca giudichi improbabile il rimborso totale – fino a 400 milioni di euro di gross book value (valore contabile lordo), e ha deliberato di assegnare a Bain Capital Credit, LP un periodo di esclusiva fino al 15 ottobre, con esplicito riferimento che l’approvazione di tale proposta è rimessa al cda successivo all’assemblea dei soci del 20 settembre.
Inoltre, il consiglio ha approvato il testo della risposta alla bozza di decisione della Banca Centrale Europea notificata lo scorso 20 luglio, formulando, come previsto, le proprie osservazioni, che verranno inviate nei termini assegnati dall’Autorità di Vigilanza.
Infine il consiglio ha preso atto del dettato statutario e delle norme di vigilanza applicabili per l’individuazione del consigliere facente funzioni di presidente pro tempore e, su proposta del comitato nomine, ha deliberato di integrare il comitato rischi nominando il consigliere Massimo Pezzolo.