Genova. “Se posso permettermi di dare un consiglio al governo, è che chieda flessibilità per le infrastrutture e per permettere a Genova di tornare a essere protagonista e competitiva, credo che sia più facile ottenere flessibilità per questo che per il reddito di cittadinanza”. Così il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani a Genova nel corso di una conferenza stampa con il presidente della Regione Giovanni Toti.
I due si sono incontrati dopo i funerali di stato, anche insieme al sindaco di Genova Marco Bucci, per affrontare le possibilità di utilizzo dei fondi europei per contribuire alla ricrescita della zona portuale e della zona colpita dal disastro. “Ci sono diverse opportunità – Spiega Tajani – la prima è che la Regione Liguria rimodulando il proprio piano di sviluppo chieda di distogliere i fondi strutturali già destinati al territorio alla realizzazione di opere infrastrutturali nella zona del porto e nella zona del crollo”.
Un’altra possibilità è che data dai fondi del piano Junker attualmente in discussione al Parlamento europeo. “Si può vedere – afferma – se si può far inserire un contributo per lo sviluppo del nodo di Genova”. Il terzo punto è legato alle reti Ten-t nel bilancio comunitario 2021 – 2027. “Ci sono circa 30 miliardi per la realizzazione delle reti transeuropee e si può pensare di utilizzare una parte di questi fondi lavorando con emendamenti e con un azione congiunta del governo e del parlamento per rinforzare il nodo di Genova, che è il terminale del corridoio Genova Rotterdam ed è punto di partenza del terzo valico”. Secondo Tajani si può lavorare a una cifra che sia almeno “pari a quella della Tav Lione Parigi dove il finanziamento è stato di 800 milioni”.