Genova. A poco più di un mese dall’ultima dichiarazione grandiopere-scettica del ministro a “5 stelle” Danilo Toninelli, il titolare delle Infrastrutture torna a mettere in dubbio – più che mai – alcuni progetti per lo sviluppo del paese. Tra cui, il Terzo valico e la gronda di Genova.
Che insieme all’aeroporto di Firenze, la Pedemontana Lombarda, tutta la cosiddetta nuova linea dell’Alta Velocità tra cui anche la tratta Torino-Lione, fanno parte nell’elenco delle grandi opere da sottoporre “ad una revisione complessiva, che contempli anche l’abbandono del progetto” fatto dal ministro oggi in un’audizione alla commissione Ambiente della Camera sulle linee programmatiche del ministero.
Questo tipo di analisi costi-benefici, spiega il ministro, “che intendiamo portare avanti come cifra essenziale del nuovo Governo, ha lo scopo di massimizzare gli effetti positivi delle opere pubbliche in termini di sviluppo economico e diritto alla mobilità, riducendo al minimo quelli negativi”.
Nel giugno scorso le istituzioni liguri e genovesi al governo, oltre che le categorie di industria e commercio, e i sindacati, si erano scagliati contro le posizioni di Toninelli il quale incarna il volto meno sviluppista del governo legastellato.