Futuro ancora incerto

Entella ancora divisa fra campo e tribunali. Gozzi si sfoga nella lettera agli abbonati

Diavoli neri che fanno ricorso contro il Cesena e sperano nuovamente in un ripescaggio. Intanto il presidente biancoceleste accusa: "Campionato falsato da doping amministrativo"

Antonio Gozzi

La bufera sulla prossima Serie B non si placa ed è una bufera dalla quale la Virtus Entella cerca di uscire vittoriosa. Dopo la beffa di Foggia, ora la società biancoceleste tenta nuovamente la via del ripescaggio in cadetteria attraverso il ricorso che i chiavaresi hanno presentato verso il Cesena. La società romagnola infatti è stata rimandata dalla Figc al Tribunale Federale Nazionale che dovrà decidere se i 15 punti di penalizzazione saranno applicati e quindi se i diavoli neri potranno essere ripescati d’ufficio come quart’ultimi dello scorso campionato.

Due stagioni parallele quindi quelle che stanno vivendo i tifosi biancocelesti che da un lato seguono le operazioni della squadra sul campo e sul mercato, mentre dall’altro tendono l’orecchio ancora una volte alle aule federali. 

Intanto i tifosi hanno potuto abbracciare due importanti rinforzi per la rosa di Boscaglia. Si tratta di Krisztián Adorján e di Carlo Crialese. Il primo è un attaccante classe ’93 ungherese che ha giocato fino alla scorsa stagione nel Novara. Crialese invece arriva in prestito biennale dalla Pro Vercelli ed andrà a dar manforte alla linea difensiva. In uscita invece Daniele Borra, portiere classe ’95 che è stato girato alla Carrarese in prestito.

Nel frattempo il presidente Antonio Gozzi è tornato a farsi sentire in una lettera ai tifosi in chiave campagna abbonamenti. Una lettera che nonostante sia nata con intenti di marketing e di promozione della nuova stagione, contiene quell’amarezza che il patron chiavarese non ha mai nascosto: “Dopo dieci anni di grandi soddisfazioni, ci siamo ritrovati a vivere un dispiacere sportiva che brucia ancora sulla pelle.- scriver Gozzi – Scelte sbagliate ed errori pagati a caro prezzo (…), non sono qui a sottrarmi alle mie responsabilità. Tuttavia è innegabile che la nostra retrocessione, che al momento pare inevitabile, sia stata anche condizionata da comportamenti illeciti e sleali da parte di altre squadre. Tutto il campionato è stato palesemente falsato da un doping amministrativo che poi ha portato al fallimento di alcune di queste società, che giocavano con i soldi che non avevano, o che non avrebbero dovuto avere”.

Il presidente quindi non si nasconde, come d’altronde non ha mai fatto per tutta l’estate: “Ad oggi non è arrivata dalla giustizia sportiva alcuna sentenza afflittiva ed esemplare nei confronti di questi comportamenti. Sarebbe stato il segnale di una volontà del mondo del calcio di cambiare l’inquinamento che lo sta avvelenando. Ma non è stato così, almeno finora. Senza rispetto della legalità, il nostro mondo è destinato a morire. Noi non ci stiamo a questo gioco: sarà una battaglia dura, ma non ci fermeremo davanti alle sentenze politiche e ai giochi di potere”.

Questa una parte della lettera che è nella sostanza un “J’accuse” al sistema calcio, ma anche alla giustizia sportiva che finora non ha ascoltato le richieste della Virtus Entella. Intanto si gioca, domenica sera al Comunale arriverà la Salernitana per il terzo turno di Coppa Italia. Fischio d’inizio alle 20:30.

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