Genova. “C’e il rischio di dover abbattere le case. Stiamo già lavorando per dare a queste persone un’altra abitazione”.
Quella che già da ieri era sembrata un’ipotesi plausibile, ma anche uno degli incubi peggiori, si potrebbe realizzare. La campata est, quel che resta di ponte Morandi, in bilico su via Fillak e via Porro, potrebbe costringere le autorità e chi si occuperà della messa in sicurezza dell’area a sgomberare diversi edifici.
Lo ha detto il sindaco di Genova, Marco Bucci, durante la riunione in Prefettura a 24 ore circa dalla tragedia. “Le case non si potranno salvare, quel ponte dovrà essere abbattuto. Teoricamente dobbiamo trovare 311 alloggi – ha aggiunto il sindaco – cercheremo di definire un budget ad hoc”, promette. [tag name=”crollo ponte morandi”]
Il sindaco Bucci continua, parlando di viabilità, “la città reagisce con forza, in molti ci stanno aiutando. Se organizziamo bene la mobilità potrebbe non esserci alcun impatto e magari da un problema potrebbe nascere un’opportunità”.
Per quanto riguarda la viabilità, appunto, Marco Bucci spiega: “Sull’immediato mezzi pubblici gratuiti che consentiranno di unire i tratti ora separati, navetta gratuita a Brin, e un’altra navetta per collegare l’aeroporto con la zona di Di Negro, inoltre il potenziamento dei trenisarà fondamentale per dare la possibilità ai pendolari di venire a Genova, utilizzando il parcheggio di interscambio a Pra’”.
Questa mattina in protezione civile il presidente della Regione Giovanni Toti ha confermato che le analisi sulla stabilità delle parti di viadotto rimaste in piedi è in costante valutazione.