Caos

Borzoli, i camion tornano a bloccare le strade. I cittadini: “Aspettiamo settembre”

Non solo Sestri e Cornigliano nel girone infernale della nuova viabilità

borzoli camion

Genova. “Aspettiamo settembre per vedere cosa succede”, commentano amaramente i cittadini di Borzoli, che hanno visto le strade sotto casa riempirsi di mezzi pesanti. Come prima, più di prima.

Le strade del quartiere, infatti, dal 14 agosto in poi sono diventate l’unica strada urbana di accesso alla Valpolcevera, soprattutto per chi arriva da ponente ed è uscito dall’autostrada obbligatoriamente a Cornigliano-Sestri: “Ma qua rischiamo il blocco – sottolineano – e se si blocca Borzoli, per come siamo messi ora, si blocca la città”.

Molti, infatti, sono i camionisti che scelgono il percorso urbano, invece di arrivare fino a San Benigno e poi servirsi dell’A7 fino a Bolzaneto, soprattutto se la destinazione è mediana rispetto alla Volpolcevera.

Le mappe, infatti, parlano chiaro: per arrivare a Bolzaneto, dall’uscita di Cornigliano, è più rapido teoricamente il percorso che attraversa le strette strade del quartiere collinare, che potrebbe “ingolosire” gli autisti nella speranza di “saltare” la coda e il girone infernale della nuova viabilità. “Basterebbe pochi vigili posizionati nei luoghi strategici per evitare che i camion scelgano Borzoli, facendoli continuare il percorso su via Siffredi”, sottolineato i cittadini.

Il problema che segnalano i residenti sono gli stessi che segnalavano anni fa, quando la circolazione ai mezzi pesanti non era stata ancora interdetta. “Il rischio ovviamente è il blocco totale delle strade – ci spiega Antonella Marras – bastano due camion che si incontrano nel punto sbagliato e tutto si ferma, ambulanze e mezzi di soccorsi compresi. Non possiamo vivere così”.

E questi sono stati solo i primi giorni: “Aspettiamo settembre, che con il traffico a regime metterà in luce tutti i problemi”. Sarà un autunno caldissimo.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.