Genova. Un avvio di stagione negativo per gli stabilimenti balneari della Liguria secondo il sindacato Sib, che aderisce a Fipe Confocommetcio. Nella nostra regione, nel mese di giugno e di luglio si è segnato rispettivamente un -15% e -5% in meno nelle presenze sotto gli ombrelloni rispetto agli stessi mesi del 2017. Così secondo un sondaggio effettuato dallo stesso Sindacato italiano balneari.
“A pesare – spiega uno dei portavoce genovesi del Sib, Gianni Bazzurro, consigliere nazionale e titolare degli Sporting di corso Italia – sono state le piogge durante alcuni weekend, e se luglio ci ha dato più respiro, a giugno si sono perse molte occasioni per far registrare il tutto esaurito”. Questo, almeno, per quanto riguarda Genova dove, aggiunge Bazzurro, c’è però un novità nella frequentazione dei “bagni”: i turisti stranieri.
Francesi, tedeschi, russi. Gioie e dolori secondo i balneari. Gioie quando entrano negli stabilimenti pronti a spendere decine di euro tra lettini, straio, ombrelloni, cibo e bibite. Dolori quando preferiscono i tratti di spiaggia libera. “Ci creano qualche problema – racconta il sindacalista e imprenditore del settore – perché non hanno idea di come siano fatti i nostri fondali, non conoscono la normativa, a partire dai divieti con la bandiera rossa, ed è difficile comunicare in una lingua che non sia l’italiano o l’inglese”.
Intanto, mentre il Sib a livello nazionale parla di abbonamenti e ingressi da “saldi”, Bazzurro si limita a sottolineare che, quest’anno, non ci sono stati aumenti nelle tariffe. “Altrimenti finiremmo con il dissuadere i clienti”, afferma. Perché la crisi non è finita. A tirare, continua, anche la cosiddetta “silver economy”: i clienti over65 non si sono fatti aspettare.
Intanto il settore è ottimista su uno dei temi caldi, quello delle concessioni. Con un governo legastellato che, comunque lo si guardi, ha da sempre portato avanti istanze anti Bolkestein. “Intanto abbiamo un ministro del Turismo – afferma Gianni Bazzurro – inoltre si sta muovendo qualcosa affinché la direttiva Ue Bolkestein non sia applicata a due ambiti come quello dei balneari e degli ambulanti. Siamo fiduciosi”. In provincia di Genova sono attive circa 180 imprese balneari. A livello nazionale sono 18.000, senza contare l’indotto.