Ieri

Si fingeva studente universitario ma era in contatto con pericolosi Jihadisti: a Genova trovato ed espulso 26enne

Aveva vissuto nella casa dello studente di via Asiago ma non aveva mai dato un esame. L'espulsione firmata da Salvini

tunisino espulso

AGGIORNAMENTO giugno 2020 – Ferid Bousbih ha contattato la redazione per precisare: “Non sono mai stato un terrorista. Per prova, invio le mie fedine penali italiana e tunisina sulle quali non troverà niente”. Il giovane ha avuto il visto francese nell’ottobre 2019 e oggi vive in Francia.

Genova. Si chiama Ferid Bousbih, ha 26 anni e fingeva di fare lo studente universitario il tunisino che ieri è stato prelevato da un’abitazione a Genova ed espulso dall’Italia per le sue relazioni pericolose. In particolare il 26enne avrebbe avuto legami con un reclutatore dell’Isis e con i fratelli Hanachi di cui il più noto noto, Ahmed, aveva assassinato due donne a Marsiglia l’1 ottobre 2017 ed era stato arrestato a sua volta perché indiziato di far parte di un’organizzazione terroristica.

Ferid è stato espulso ieri su provvedimento eseguito dalla Digos perché “pericoloso per la sicurezza dello Stato”. A firmare il decreto di espulsione è stato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. L’uomo, entrato in Italia nel 2014 con un permesso di soggiorno per motivi di studio.

Si era iscritto all’università ma ai corsi non lo aveva visto nessuno, tantomeno a dare esami. Dopo un po’ si era trasferito a Ferrara e da lì in Francia dove dove aveva conosciuto i fratelli Hanachi e sui social era entrato in contatto con un’area jihadista. Dopo la stretta provocata dall’attentato di Nizza, il 26enne aveva ricevuto un decreto di espulsione perché ritenuto una minaccia per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il 26enne però aveva di nuovo trovato riparo a Genova dove recentemente all’ufficio immigrazione ha chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di studio. L’ufficio immigrazione però ha scoperto che il suo nome era inserito nel sistema Shengen e lo ha segnalato alla Digos che lo ha tenuto d’occhio fino a che non è arrivato il decreto di espulsione eseguito ieri.

E’ stato quindi accompagnato in Tunisia, con volo diretto da Malpensa. Con questa espulsione sono 62 i provvedimenti eseguiti, nel 2018, con accompagnamento alla frontiera riguardanti cittadini stranieri ritenuti contigui ad ambienti islamici; sono 299 da gennaio 2015.

Già nel novembre scorso a Torino un gruppo si studenti universitari ‘fittizi’ era stato scoperto ed espulso: nessuno di loro aveva mai sostenuto esami e due erano diventati combattenti dell’Isis. Gli altri, in tutto si trattava di sette studenti, sognavano di fare altrettanto.

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