Campionati europei

Settebello, beffa atroce: un gol non visto e in finale va la Spagna

Azzurri sconfitti per 8 a 7 complice un discusso episodio ad 8 secondi dal termine

settebello

Recco. Picornell amara e beffarda. Il Settebello perde un’equilibrata semifinale che premia i padroni di casa grazie ad una clamorosa decisone degli arbitri che non convalidano il pareggio azzurro ad otto secondi dalla fine.

La Spagna, che non ha mai vinto il titolo continentale, giocherà la finale dei trentatreesimi europei di pallanuoto contro la Serbia, vincitrice nell’altra semifinale per 9 a 7 sulla Croazia.

Il finale della partita con la Spagna è adrenalinico perché la bomba di Figlioli in superiorità numerica dà immediatamente l’impressione di aver oltrepassato la linea di porta, ma senza l’aiuto del Var, non esistente nella pallanuoto, il rimbalzo sul palo, dopo il movimento del braccio del portiere Lopez Pinedo a tirar fuori il pallone, premia le furie rosse. I replay evidenzieranno la bontà del gol.

Gli azzurri torneranno a giocarsi la medaglia di bronzo a quattro anni di distanza da Budapest 2014, quando salirono sul terzo gradino del podio. Questa volta, sabato 28 luglio alle 20,30, avranno di fronte i campioni del mondo e vicecampioni olimpici della Croazia.

La partita, terzo incontro alla Picornell dopo la finale olimpica del 1992 e quella ai quarti di finale dei Mondiali del 2013 (2-0 per l’Italia), vive sulle montagne russe con i padroni di casa avanti 4-1 che subiscono il rientro degli azzurri con la doppietta di Renzuto e la tripletta di Di Fulvio, che portano il Settebello addirittura sul 7-5. Poi quattro superiorità fallite minano le certezze dei tredici di Campagna, mentre gli iberici sono bravi a sfruttare due superiorità numeriche (Tahull e Granados) e con la controfuga di Fernadez passano avanti a un minuto dallla fine.

E’ la terza sconfitta del 2018 con gli iberici: lo scorso 29 giugno ai Giochi del Mediterraneo a Tarragona per 7-6 e nelle finals d’Europa Cup di Rijeka del 5 maggio per 11-4 nella prima partita di un torneo terminato col bronzo degli azzurri e l’argento della Spagna battuta in finale dalla Croazia.

La cronaca. E’ sempre lui, mago Mike Bodegas. Trenta secondi e subito la sciarpata al centro del colored di Seyne-sur-Mer che sparisce dall’acqua e dalla marcatura di Minguell e infila Lopez Pinedo. Poi due extraman falliti da Figlioli e sul primo uomo in più Perrore timbra il pareggio con l’aiuto della traversa. L’Italia prova tre botte da fuori con Lopez Pinedo miracoloso, cui risponde Del Lungo che salva due extraplayer iberici.

Alla seconda azione del successivo periodo passa in vantaggio la Spagna: Perrore serve l’imbucata al centro di Tahull. Fondelli fallisce la terza superiorità e il pressing spagnolo è efficace sull’attacco azzurro. Sempre il 5 azzurro esce per fallo grave e stavolta Mallarach col mancino concretizza la quarta superiorità. Molina non trasforma in superiorità davanti a Lopez Pinedo e invece Munnarriz capitalizza ancora l’uomo in più bucando Del Lungo per il massimo vantaggio iberico: 4 a 1. Dopo 14 minuti gli azzurri però si sbloccano: Renzuto piazza la doppietta velenosa prima in extraman e poi a sei secondi dal termine con una soluzione personale che beffa il numero 1 spagnolo per il meno 1 che porta al cambio campo.

Il break dell’Italia prosegue. Del Lungo chiama la difesa press; gli azzurri subiscono meno e pareggiano con Echenique che incrocia la bomba del 4-4 in superiorità. La difesa diventa di ferro, salva due superiorità (una doppia) e la freccia Di Fulvio con un’azione personale riporta l’Italia avanti. Il break di 4 a 0 lo interrompe Mallarach che spara la bomba mancina per per il 4 su 8 a uomo in più e il nuovo pareggio (5-5). Il tempo riserva ancora emozioni: Campagna chiama time-out, Bodegas prende fallo grave al centro e Di Fulvio piega le mani di Lopez Pinedo.

La freccia azzurra è scatenata: ancora Bodegas prende fallo grave e in fotocopia Di Fulvio timbra il tris personale e il 7-5 azzurro. In un amen Tahull approfitta del fallo grave di Molina e accorcia. Di Fulvio non si ripete nella decima superiorità, e gli iberici invece dall’altra parte pareggiano con Grandandos ancora in extraplayer.

Il quarto tempo diventa una battaglia: quattro espulsioni mancate per parte, ma Fernadez in solitario segna l’8-7 bucando il primo palo Del Lungo. Lo stesso 8 spagnolo commette fallo grave e nell’ultima superiorità Figlioli spara la bomba che oltrepassa tutta la linea, ma non secondo gli arbitri Margeta e Stavridis e il giudice di linea Kikalishvili. Spagna premiata oltre misura. Finale contestato e beffardo.

Il commento del ct Campagna: “Una delle partite più belle che abbia mai visto con un’intensità spaventosa e tatticamente incredibile. Potevamo vincere noi o loro, ma bisogna anche recriminare per qualche superiorità mancata nel finale. Non era facile rimontare sul 4-1. Poi ho chiamato quel timeout per tranquillizare la squadra e i ragazzi sono stati bravissimi a rimettersi in gioco andando avanti anche di due reti. Peccato, potevamo chiuderla prima ma non ho nulla da recriminare. Con la VAR la partita probabilmente si sarebbe conclusa diversamente, ma adesso bisogna resettare tutto. Concentrarsi. Giocare un’importante finale per il bronzo con la Croazia”.

Il commento di capitan Figlioli: “E’ stata una partita durissima, c’è mancata la lucidità per mantenere chiusa la difesa e non subire il loro rientro. Adesso c’è un bronzo da conquistare con un avversario come i campioni del mondo della Croazia. Certo nell’episodio finale c’è da recriminare, ma dovevamo far meglio in difesa e non metterli in condizione di gestire il vantaggio”.

Il tabellino:
Spagna – Italia 8-7
(Parziali: 1-1, 3-2, 1-3, 3-1)
Spagna: Lopez Pinedo, Munarriz Egana 1, Granados Ortega 1, Del Toro Dominguez, Minguell Alferez, Larumbe Gonfaus, Cabanas Pegado, Fernandez Miranda 1, Tahull Compte 2, Perrone Rocha 1, Mallarach Guell 2, Bustos Sanchez, Lorrio Bejar. All. Martin.
Italia: Del Lungo, F. Di Fulvio 3, Molina Rios, Figlioli, A. Fondelli, Velotto, Renzuto Iodice 2, Gallo, N. Presciutti, Bodegas 1, Echenique 1, Bertoli, Nicosia. All. Campagna.
Arbitri: Margeta (Slo) e Stavridis (Gre).
Note. Uscito per limite di falli Minguell a 5’44” del quarto tempo. Superiorità numeriche: Spagna 6 su 13, Italia 4 su 13. Ammonito per proteste Martin a 4’31” del quarto tempo.

Foto Andrea Staccioli

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