Il caso

Sestri Levante, cantante bestemmia la Madonna sul palco del Mojotic e scatta la “crociata” in consiglio comunale

L'espressione durante la canzone Santa Marinella dei Gogol Bordello, ma l'associazione che da 10 anni organizza un festival molto apprezzato replica alle accuse

gogol bordello

Genova. Succede, a Sestri Levante, nel 2018 dopo Cristo, che una bestemmia inserita nel testo di una canzone di una band affermata a livello internazionale – band che ha calcato centinaia di palcoscenici in tutto il mondo senza che si sollevasse alcuna polemica – faccia scoppiare una vera e propria crociata in consiglio comunale. La bestemmia, contro la Madonna, è contenuta nel testo di Santa Marinella, canzone dei Gogol Bordello, gruppo che ha suonato il 21 luglio scorso al Mojotic Festival al parco Mandela.

Alcuni consiglieri d’opposizione hanno chiesto che venga inserita all’ordine del giorno della prossima seduta un’interrogazione a oggetto “performance blasfeme durante i concerti del Mojotic”.

Oltre ad attaccare l’associazione che da 10 organizza un festival indipendente piuttosto apprezzato dagli amanti della musica, i consiglieri si scagliano contro la sindaco Valentina Ghio (per avere condiviso su Facebook numerosi post relativi al concerto) e il Comune stesso per aver dato patrocinio e visibilità alla manifestazione. Non solo, entra in gioco anche il fatto che nella data precedente del festival un altro artista, Colapesce, e la sua band, indossassero un collarino da sacerdoti.

I due casi sono diventati un vero e proprio tormentone “di paese” sui social network perché in molti si sono definiti offesi. I consiglieri hanno quindi chiesto al sindaco e al consiglio di prendere una posizione chiara sull’accaduto, di fare il possibile per evitare che in futuro possano ripetersi episodi “lesivi della morale religiosa” ed esigere dagli organizzatori del Mojotic pubbliche scuse.

L’associazione, che a Sestri Levante è nota anche per l’ideazione e organizzazione della famosissima Silent Disco, esportata in tutta Italia e all’estero, ha replicato sottolineando concetti come la libertà di espressione (specialmente di chi è un artista), la consapevolezza (di un pubblico pagante) e la volontà di andare avanti (senza piegarsi a possibili strumentalizzazioni). Viene anche spiegato come la canzone e la bestemmia che in essa è contenuta trattino un tema delicato come quello del passaggio di una frontiera da parte di un migrante. Ecco la lettera aperta del Mojotic.

“Ci dispiace che la performance di una band internazionale, gli americano-ucraini Gogol Bordello, possa aver urtato la sensibilità di alcuni e sia riuscita a far scaturire un battage politico all’interno della nostra piccola cittadina. Mai avremmo pensato che Sestri Levante si sarebbe potuta distinguere per cotanta sensibilità, tra le 53 date del tour mondiale per il 2018 della band.

Detto ciò ci sentiamo assolutamente responsabili per la scelta artistica effettuata. Così come ci sentiamo responsabili di ogni evento e dei centinaia di artisti che, in questi anni, abbiamo invitato a Sestri Levante, contribuendo alla formazione di un filone turistico extra-regionale che la nostra città raramente aveva toccato con mano. Temiamo però che i toni su quanto accaduto sabato il 21 luglio stiano assumendo un carattere di eccessiva strumentalizzazione politica, dal quale preferiremmo rimanere fuori, semplicemente mettendo a fuoco la situazione e facendo un pochino di chiarezza, che nell’indignazione di alcuni, è probabilmente venuta a mancare.

La performance è avvenuta in luogo pubblico, ma recintato, distante da abitazioni e con ingresso a pagamento. Da ciò ne consegue che lo spettatore, in seguito al pagamento del biglietto (circa 30 euro), entra consapevole dello spettacolo a cui parteciperà, maturando una legittima opinione su quanto offerto. Se per alcuni così non é stato, ce ne dispiacciamo: la programmazione dell’Associazione Culturale Mojotic, da 13 anni, spazia tra una moltitudine di generi, proprio nel tentativo di abbracciare il gusto di più persone possibili.

La band è stata scelta con la consapevolezza di una produzione artistica ampia (8 album all’attivo dal 1993), un nuovo album appena pubblicato (che invitiamo ad ascoltare) e la conseguente probabile partecipazione di pubblico che rendesse lo spettacolo il più possibile sostenibile economicamente. La probabilità che nelle due ore di spettacolo, venisse proposta la canzone additata come blasfema, era assolutamente stata presa in considerazione, ma l’Associazione Culturale Mojotic non ha né la forza né tantomeno l’intenzione di modificare o censurare il progetto artistico di una ba snd che, come già detto, affronta un tour mondiale che solo in Italia l’ha visto calcare i palchi delle location più prestigiose della musica indipendente.

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Per quanto riguarda la canzone nello specifico, chiediamo però un maggiore approfondimento da parte degli oppositori. Il testo non ha alcunché di esoterico o diabolico, ma contiene piuttosto parole piene di umanità che narrano di migrazioni, di diseguaglianze e del razzismo subito proprio dal leader della band Eugene Hütz, durante il suo periodo da profugo nel nostro paese, dopo il disastro di Chernobyl. Le parole non sono miscelate a caso ma esprimono situazioni estreme: momenti di vita vissuti proprio nelle strade della nostra capitale, tra gesti di solidarietà e violenze subite. Tralasciamo la differente valutazione della bestemmia oltre il confine italiano, che volente o nolente assume un significato più edulcorato, come una semplice imprecazione e che nello specifico, il cantante sentì proferire dagli agenti di polizia durante un arresto avvenuto per errore.

Detto ciò, non possiamo che ritenerci più che soddisfatti del consenso di pubblico che hanno ricevuto i due concerti svolti al Parco Mandela: 3000 partecipanti per 2 date sono per noi motivo di orgoglio, specie per il successo di quell’area che tanti giovani hanno sempre sognato. Quindi facendo presente la totale riuscita dei due eventi, che riempie d’orgoglio e soddisfazione l’Associazione Culturale Mojotic, cogliamo l’occasione per testimoniare la nostra profonda gratitudine a tutta la macchina comunale, che ci ha sempre supportato in questo (per noi) enorme sacrificio economico ed organizzativo. Abbiamo percepito da parte di tutti profondo entusiasmo e professionalità che ci hanno aiutato ad affrontare le problematiche con maggiore serenità confortati dal supporto ottenuto.

La quinta e ultima data del Mojotic Festival, intanto, andrà in scena questo lunedì 30 luglio, all’Arena Conchiglia, sempre a Sestri Levante. Sarà la volta di Fink, musicista britannico che torna in Italia dopo il successo dello scorso anno. Venerdì 3 Agosto, appuntamento con un classico dell’estate, la Silent Disco in Baia del Silenzio.

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Per chi se lo fosse chiesto, intanto, bestemmiare in Italia dalla fine degli anni Novanta non è più un reato penale. Ciò non toglie che la blasfemia (cioè la bestemmia) comporta comunque alcune conseguenze: chiunque utilizza invettive o parole oltraggiose contro la divinità in pubblico soggiace alla sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 51 euro e 309 euro.

Le immagini nell’articolo sono del fotografo Francesco Margaroli

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