Scontro

Richiedenti asilo per il piano anti-caldo, anche l’assessore regionale contro la decisione del Comune di Genova

La vicepresidente Sanità Sonia Viale (Lega): "Ci sia un ripensamento". Ma Toti: "Regione estranea alle polemiche"

Sonia Viale Borghetto

Genova. “A mio parere, supportato anche dagli esperti del settore, coinvolgere i richiedenti asilo in attività di accompagnamento degli anziani dimessi dagli ospedali o degli anziani fragili che vivono soli è quanto meno inopportuno. Per questo mi auguro che vi sia un ripensamento da parte della Giunta comunale sul coinvolgimento dei richiedenti asilo, ribadendo da parte di Regione la massima disponibilità e collaborazione, come avvenuto fino ad oggi, per aiutare gli anziani soli a casa, dimessi dall’ospedale o in condizioni di fragilità”.

Così la vicepresidente e assessore regionale alla Sanità e Politiche sociali di Regione Liguria Sonia Viale interviene in merito alla polemica sollevata dal progetto ‘Estate sicura 2018’ del Comune di Genova.

“I temi delle dimissioni protette degli anziani dagli ospedali e delle situazioni di fragilità degli anziani soli a casa – sottolinea la vicepresidente Viale – sono all’attenzione della Giunta regionale che, d’intesa con i territori, ha messo in campo da tempo il progetto “Meglio a casa” e il progetto dei Custodi sociali. Si tratta di due iniziative che coinvolgono da sempre i Comuni, a cui vengono messe a disposizione le risorse necessarie per far fronte ad attività di tipo domiciliare. Nel territorio della Asl3 Genovese, il mondo dell’associazionismo è coinvolto in queste attività con 312 volontari che affiancano e integrano l’attività di 70 custodi sociali. A fronte di questi dati – conclude – non si ravvisa neppure la necessità di reperire altri soggetti”.

Nel corso della giornata però il presidente della Regione Giovanni Toti aggiusta il tiro. “Regione Liguria è istituzionalmente estranea sia ai contenuti sia alle polemiche, che in queste ore campeggiano sugli organi di stampa, in merito alla vicenda legata al piano caldo del Comune di Genova”, afferma in una nota.

“La Regione – spiega – ha come ogni anno elaborato un piano caldo regionale con contenuti e finanziamenti propri e in nessun modo intende partecipare a una discussione, tutta all’interno delle forze politiche di Palazzo Tursi, su una delibera già approvata nei giorni scorsi all’unanimità, quindi con i voti di tutti gli assessori della giunta Bucci. La Regione resta comunque a disposizione del sindaco di Genova Marco Bucci per affrontare l’emergenza caldo nel migliore dei modi”.

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