Rapallo. Riceviamo e pubblichiamo la lettera di utente di Poste Italiane deluso dai disservizi legati al sistema “Seguimi”.
“Lo scorso novembre ho attivato il servizio “seguimi”. Dopo un mese senza ricevere corrispondenza ho provato a mandarmi una lettera che non mi ha “seguito”. In compenso a metà gennaio mi è stata recapitata una prima lettera che sfortunatamente era indirizzata a un mio omonimo di cognome ma non di nome, abitante nella mia stessa via ma ad un N. civico differente! (Ho provveduto a rispedirgliela). Dopo una mia visita all’ufficio postale di Rapallo, obbligata dal non funzionamento del servizio, la corrispondenza ha finalmente iniziato a seguirmi.
Pochi giorni fa, ben due mesi dopo la cessazione del servizio, è arrivato un avviso di raccomandata all’indirizzo del seguimi!
Convinto di potere venire facilmente a capo dell’errore recandomi all’ufficio postale di Rapallo, ho invece scoperto che dovrò aspettare un mese, quando la raccomandata in questione verrà rispedita al mittente il quale se vuole potrà sempre spedirne un’altra… sperando che arrivi all’indirizzo giusto. Incredulo, ho chiesto di parlare con un responsabile ma il telefono della direttrice del Centro Distribuzione, come è ormai di prassi in questi frangenti nelle peggiori aziende, è sempre suonato a vuoto. Tempo perso anche andando di persona in quanto è stato impossibile parlare con la direttrice troppo occupata, la quale tramite un’impiegata ribadisce che l’unica soluzione è l’attesa di un mese e la successiva restituzione al mittente!
Volevo precisare alla impegnata direttrice del Centro Distribuzione Poste Italiane di Rapallo che Il gestore del servizio postale è pienamente responsabile per il mancato recapito di corrispondenza, a meno che lo stesso non provi che l’inadempimento sia stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa ad esso non imputabile”.