Master plan

L’ospedale San Martino si prepara a compiere 100 anni con un piano di sviluppo e riorganizzazione che traguarda il 2024

Ampliare gli spazi del Dea per concentrare i servizi di emergenza, riorganizzare i reparti psichiatrici, riprogettare le aree di degenza del monoblocco, e ancora la viabilità interna, i parcheggi e i servizi funerari

Genova. Ampliare gli spazi del Dea per concentrare i servizi di emergenza, riorganizzare i reparti psichiatrici, riprogettare le aree di degenza del monoblocco, e ancora la viabilità interna, i parcheggi e i servizi funerari. Tutto quello che sarà – nel 2024 – l’ospedale San Martino è all’interno di un “master plan” presentato quest’oggi in conferenza stampa nella sala trasparenza della Regione Liguria, a Genova.

Come sarà il San Martino nel 2024 al suo 100esimo compleanno e secondo quali linee di indirizzo dovrà evolvere nei prossimi 20-30 anni la struttura e l’intera area per rispondere alle esigenze di una medicina e di una società in rapido mutamento? Per rispondere a questi quesiti il policlinico insieme con l’Università e il Comune di Genova, con il coordinamento della Regione Liguria e il supporto tecnico di una equipe specializzata del Politecnico di Milano, hanno deciso di dotarsi di un piano di sviluppo logistico, funzionale e urbanistico che aiuti le istituzioni a cambiare e far crescere il San Martino e l’area circostante per renderla funzionale alle esigenze dei cittadini di domani.

Gli ambiti prioritari su cui il progetto conta di inserirsi per programmare i prossimi interventi/investimenti sono: Ampliare e riorganizzare gli spazi del DEA per concentrare i servizi di emergenza del Sam Martino e collegarli immediatamente ai percorsi della rete territoriale del Dipartimento Interaziendale di Emergenza e Urgenza (DIAREU) con le funzionalità e l’efficienza di un DEA di II° livello. Dal master-plan sapremo quali servizi e funzioni è opportuno allocare nei nuovi spazi che si ipotizza di realizzare entro il 2024 con un costo stimato di circa 30 milioni di euro.

Altro intervento egualmente prioritario, ma di minor impatto economico (tra i 5 ed i 6 milioni di euro, in parte finanziati), la riorganizzazione dei servizi psichiatrici, che porteranno a riunire in un unico padiglione la Clinica psichiatrica con i servizi psichiatrici di diagnosi e cura (SPDC) del San Martino. I tempi di realizzazione previsti sono di circa 5 anni.

A seguire è da prevedere la riprogettazione della sistematica ristrutturazione e riorganizzazione dei servizi e delle aree di degenza del monoblocco (12 piani per 40.000 mq progettati all’inizio degli anni ’60 e mai sottoposti ad una significativa revisione). La progettazione di servizi per pazienti ambulatoriali, tecnicamente detti di ‘Outpatient clinic’, collegati con i servizi di trasporto e di viabilità esterni in modo da permettere ai pazienti che ne usufruiscono di accedervi facilmente senza dover entrare nella cinta ospedaliera.

La riprogettazione della viabilità interna, del sistema dei parcheggi, siano essi interni ed esterni, in collegamento con la programmazione del Comune di Genova, affinché possa migliorare l’accessibilità e la vivibilità anche dell’intero quartiere.

La riprogettazione dei servizi funerari in spazi più funzionali dei servizi funerari (obitorio comunale e camere mortuarie), che attualmente San Martino condivide con il Comune di Genova.

L’ospedale policlinico San Martino fu concepito ai primi del ‘900 come Ospedale Generale e sede della Scuola Medica. A quei tempi la medicina era prevalentemente basata su osservazione e attesa, le aule erano frequentate da poche decine di studenti, mentre la collina dell’ospedale era un’area periferica scarsamente urbanizzata. 
Tra 6-8 mesi, alla conclusione del progetto ‘Orizzonte San Martino’ contiamo di presentare un piano organico e moderno, per pianificare e gradualmente realizzare il San Martino di domani.

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