Pallanuoto

Bogliasco, Alessandro Brambilla si prende un anno sabbatico: “Devo studiare”

Gianni Fossati: "Per lui la porta della nostra società è e rimarrà sempre aperta"

Alessandro Brambilla

Bogliasco. Conciliare sport ad altissimi livelli e vita professionale o universitaria non è sempre facile. Ne sanno qualcosa Eugenia Dufour e Francesca Trucco, due delle colonne del Bogliasco Bene femminile costrette ad uscire dall’acqua per assecondare il legittimo desiderio di crearsi un futuro stabile e appagante.

Una scelta dolorosa per chi della pallanuoto ha fatto per lungo tempo un cardine della propria esistenza. Una scelta che oggi si vede obbligato a prendere anche un loro collega della prima squadra maschile. A rinunciare, almeno temporaneamente, ad una carriera ai vertici dello sport nazionale questa volta è Alessandro Brambilla Di Civesio, l’ennesimo esempio di atleta impossibilitato nel portare avanti agonismo ed esigenze di studio.

L’anno prossimo mi attende il terzo anno del corso di laurea in Fisioterapia – spiega il 24enne difensore -, quello più duro ed importante. Dovrò fare un lungo tirocinio e non sarò certo in grado di sostenere, oltre a questo sforzo, anche l’impegno di un doppio allenamento giornaliero. Ci ho pensato molto e ho capito che piuttosto che correre il rischio di fare due cose male credo sia meglio cercare di farne una sola ma come si deve. E ahimé, essendo la pallanuoto uno sport che non ti garantisce un avvenire, la mia scelta non che essere quella di proseguire negli studi”.

Una decisione dolorosa che priva il Bogliasco di un elemento importante per il collettivo levantino, come dimostrano le 24 reti messe a segno nell’ultima stagione ed una costanza di rendimento dagli standard sempre molto elevati. Ma una scelta che il direttore sportivo biancazzurro, Gianni Fossati, non si sente assolutamente di biasimare: “Da dirigente del Bogliasco ovviamente sono dispiaciuto, perché perdiamo un elemento molto valido oltre che un bravo ragazzo. Ma so benissimo che la pallanuoto, anche ad altissimi livelli come quelli raggiunti da Ale, non sia in grado di assicurarti un futuro. Ritengo quindi giusto che lui segua il suo percorso formativo anche se questo significa per noi dover rinunciare ad un ottimo atleta. Proprio le motivazioni che l’hanno spinto ad allontanarsi da Bogliasco però mi consentono di dire che per lui la porta della nostra società è e rimarrà sempre aperta. Se in futuro avrà la possibilità e la voglia di tornare a giocare qui noi lo accoglieremo a braccia aperte”.

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