Genova. Favorire le manifestazioni di interesse da parte di grandi gruppi internazionali, per avere una scrematura che consenta di arrivare, in una seconda fase, a progetti di altissima qualità in grado di realizzare il disegno del Waterfront Levante donato a Genova dall’architetto Renzo Piano. E’ questo l’obbiettivo del disciplinare messo a punto nelle ultime settimane da Spim, l’immobiliare del Comune di Genova, il Comune stesso e Nomisma, tra le più famose società di consulenza in Italia.
Nomisma, spiega in una nota, ha operato in qualità di advisor su incarico di Spim riguardo alla promozione della prima fase della procedura di vendita delle aree della Fiera di Genova. Il bando è stato pubblicato il 5 giugno scorso. I soggetti interessati dovranno inoltrare le loro istanze entro il 31 luglio. L’invito a partecipare alla fase definitiva avverrà entro il 31 agosto.
Resta escluso dalla vendita il padiglione B, mentre per quanto riguarda gli altri immobili resta confermato che dovranno essere demoliti a carico dell’acquirente, che avrà anche in carico l’esecuzione dello scavo per il canale navigabile. Il Comune di Genova dispone di fondi pubblici invece per la demolizione dell’ex Nira. Il disegno prevede inoltre una possibile riqualificazione dell’area di Piazzale Kennedy. Il valore dell’operazione è di oltre 200 milioni di euro
“Waterfront Levante è il progetto di rilancio di Genova attraverso la valorizzazione di un’area strategica e nevralgica della città” dichiara Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma”.
“Il disciplinare messo a punto in queste settimane con il Comune di Genova e Nomisma – spiega Stefano Franciolini, Presidente di Spim -vuol favorire le manifestazioni di interesse di grandi gruppi nazionali e internazionali in modo da creare le premesse per una seconda fase caratterizzata da progetti di altissima qualità”.