Genova. Sabato 16 giugno alle ore 21:30 all’Altrove – Teatro della Maddalena si terrà lo spettacolo “TERRAMARE! RACCONTI DALLE ISOLE SOMMERSE”, performance conclusiva del corso-esperimento di teatro ambientale, a cura di Legambiente Giovani Energie, incentrato sui cambiamenti climatici e sugli effetti che essi hanno sui gruppi umani.
L’evento è a ingresso gratuito con offerta libera finalizzata a sostenere le attività di volontariato dell’associazione.
“Terramare” è un esperimento di sensibilizzazione ambientale che utilizza il corpo, la voce, l’espressività e altre tecniche teatrali: dall’improvvisazione alla danza contemporanea, dalla composizione musicale alla sceneggiatura, trasformando l’arte in strumento di comunicazione a tematica ambientale.
Il percorso ha avuto inizio dallo studio delle isole: ecosistemi fragili al quale ognuno di noi è legato poiché, idealmente, ognuno di noi rappresenta un’isola. Le isole costituiscono un ambiente in cui la TERRA e il MARE vengono a contatto tra loro e creano sottili e delicati equilibri dai quali dipende la sopravvivenza dei popoli che le abitano. Le isole custodiscono storie antiche che si perdono nella notte dei tempi e un libro sul quale sono scritte memorie, culture e passioni, un palcoscenico di espressioni, suoni e movimenti.
Partendo da un’attenta analisi delle dinamiche ecologiche e dei cambiamenti ambientali che stanno interessando diverse isole sparse negli oceani e ricostruendo le storie e le tradizioni degli abitanti, i corsisti hanno catturato emozioni, canti e pensieri per trasporli in chiave teatrale. Attraverso la partecipazione diretta dei partecipanti alla composizione delle scene, il confronto continuo e la condivisione di esperienze, idee e opinioni, è nata una storia che parla di isole, di persone, di cambiamenti. A causa del riscaldamento globale, i delicati equilibri che caratterizzano questi ecosistemi si stanno spezzando. Cosa succede a quei gruppi umani che vivono lungo le coste, quando il livello del mare si innalza? Migliaia di donne e uomini combattono contro l’avanzata dell’Oceano ogni giorno. Già in molte isole i residenti sono stati costretti ad abbandonare le loro case, le loro attività, le loro vite per ricominciare tutto da capo. Si tratta dei primi rifugiati ambientali del riscaldamento globale. Questa è la storia che vogliamo raccontarvi: donne e uomini che hanno perso la loro terra, ma non la speranza e il coraggio. La storia di un cambiamento di coscienza che deve iniziare adesso e che coinvolge ciascuno di noi.