Genova. Quasi due mila persone a De Ferrari per protestare contro la gestione del governo del “caso Acquarius”, e gridare “Restiamo Umani”.
Il presidio “Riapriamo i porti dell’Italia”, lanciato da “Genova che Osa” ha visto raccogliere una molteplicità di adesioni, tra forze politiche, associazioni, centri sociali e attivisti: sotto l’entrata di Palazzo Ducale centinaia di persone si sono raccolte per presidiare il “dovere all’accoglienza”.
Diversi gli striscioni e i cartelli, da “Restiamo Umani” alla solidarietà al Soumalya, il sindacalista ucciso a Gioia Tauro, passando da attacchi al neo ministro dell’Interno Matteo Salvini a il messaggio “non è una battaglia navale”.
Presenti in piazza anche bandiere di Possibile, Fiom, Libera, Sinistra Italia, Leu, Comunità Senegalese. Critiche anche per il Pd, che in uno striscione firmato dagli attivisti dell’Aut Aut, è stato accostato ai fatti di questi giorni per via delle scelte in materia fatte dal ministro Minniti: “Lega, M5s, Pd: il partito dell’espulsioni, usano i migranti per difendere i padroni”