Genova. “Non abbiamo alcuna intenzione di fermarci soprattutto finché l’azienda non ritira le sette lettere di contestazione e le due sospensioni alle colleghe”. Sono determinate le lavoratrici delle pulizie che per il secondo giorno consecutivo stanno presidiando supportate dai sindacati Uiltucs e S.I. Cobas lo spazio antistante l’ingresso del Bristol. Come Genova24 ha raccontato ieri il cambio di appalto per le pulizie delll’hotel ha portato al subentro di un’azienda di Treviso, la StayOver che ha imposto alle lavoratrici tempi insostenibili per la pulizia delle stanze.
Poi le contestazioni e le minacce di licenziamento per le lavoratrici che non sono state in grado di terminare le stanze assegnate.
Oggi la StayOver ha convocato le lavoratrici che hanno ricevuto la raccomandata, ma non una parola è stata detta sulla vertenza e sullo sciopero in corso. Non solo: “Purtroppo, si è fatta avanti nelle ultime ore una vera e proprio condotta antisindacale da parte di Stay Over. L’impresa in appalto ha, infatti, chiamato altre lavoratrici in sostituzione delle addette alle pulizie in sciopero – spiega Eugenio Iaquinandi, funzionario Uiltucs Liguria- La Uiltucs non accetta queste scorrettezze da vecchi padroni delle ferriere. Siamo pronti, con i nostri legali, a far partire un articolo 28 per condotta antisindacale”.
Stay Over – spiegano i sindacalisti presenti – continua a rifiutarsi di sottoscrivere un accordo dove le presenze e le ore contrattuali vengano identificate in maniera chiara, attraverso una timbratrice preesistente come accadeva nella gestione in appalto precedente. Stay Over si ostina a calcolare la retribuzione sulla base del numero di camere che vengono assegnate a ciascuna lavoratrice con tempistiche inaccettabili che sfiorano il cottimo e tutto questo nel silenzio più totale del committente, ovvero l’Hotel Bristol. “In questo situazione e con la spada di Damocle delle lettere – conferma Martino Puppo del sindacato S.I. Cobas – lo stato di agitazione resta aperto a tempo indeterminato”.