Genova. “Oggi credo che l’importante sia analizzare insieme al ministero l’intero set degli interventi previsti per la Liguria, definire le priorità e fare in modo che il sistema ferroviario sia pronto all’appuntamento del 2025, quando il porto avrà raggiunto i suoi obiettivi di crescita”.
A dirlo, a margine della Global Rail Freight Conference, in corso di svolgimento a Palazzo Ducale di Genova, l’amministratore delegato di FS Renato Mazzoncini. “Abbiamo una regione con il primo porto italiano che ha un programma di crescita importante. In Liguria, però, la densità dell’infrastruttura ferroviaria in rapporto alla popolazione è la più alta in Italia e, se il il porto cresce oltre il 50%, rischia di andare in sofferenza. Non possiamo pensare che il porto cresca spostando su camion l’intero trasporto merci perché vorrebbe dire ammazzare la Liguria anche dal punto di vista ambientale e, su questo, siamo totalmente d’accordo con il ministro. È, quindi, importante che ci sia un’intera infrastruttura ferroviaria che funzioni, e questo vuol dire non solo il terzo valico ma tutte le connessioni verso il nord verso il Ovest”.
L’obiettivo resta “Cop 23”, che prevede di portare il 30% delle merci su ferrovia, attualmente in Italia e in Europa siamo a una media del 12%. “È buon senso – prosegue – portare avanti le opere che sono in costruzione oggi ma anche interventi piccoli, come il sestuplicamento tra Genova Brignole e Genova Principe. Opera di cui non parla nessuno, perché probabilmente a livello nazionale fa meno notizia, ma che è fondamentale tanto quanto il terzo valico. Altrimenti non si riuscirà mai a uscire da questa gabbia e le merci andranno su camion”.