Genova. L’assessore comunale alla Sicurezza Stefano Garassino rassicura sulla presenza del camioncino che ha attraversato la folla del concerto che si teneva in piazza Matteotti, sabato scorso e di cui genova24 ha pubblicato l’immagine scattata da un lettore.
“Il mezzo era scarico – dice Garassino – come è stato verificato dalla polizia locale e quindi il fruttivendolo non stava vendendo né angurie né nessun altro genere di merce in piazza Matteotti. I tendoni del mezzo, come peraltro si evince dalla foto diffusa da un giornale, erano abbassati e non alzati come nelle occasioni in cui il venditore, noto agli agenti che lo hanno fermato, esercita la vendita abusiva, motivo per il quale è stato identificato e sanzionato dalla stessa polizia locale 4 volte negli ultimi 7 giorni, l’ultima volta ieri pomeriggio. Tutte le volte la sanzione è stata di 5 mila euro secondo l’articolo 55 comma 1 della legge regionale 1/2007 e successive modificazioni, ‘Testo unico sul commercio’ che tratta della vendita senza licenza”.
L’assessore puntualizza che il proprietario del camion, che era alla guida dello stesso, è un italiano, residente in quell’area del centro storico, tanto da avere diritto al transito. “Non ha affatto percorso via San Lorenzo, dove esistono i dissuasori anti terrorismo come riferito, ma, come verificato dagli agenti della polizia locale, è transitato con regolare contrassegno Ztl per le strade interne dello stesso centro storico sbucando su piazza Matteotti lato Curia, da via Tommaso Reggio. In piazza Matteotti è stato bloccato”.
Garassino spiega che “Come gli altri residenti che si sono presentati a bordo del loro veicolo dotato di regolare contrassegno Ztl, dopo aver atteso che l’affluenza fosse scemata, il proprietario è stato accompagnato a bordo del suo camioncino fuori dall’area facendo precedere il suo veicolo da un’auto della protezione civile, quindi in completa sicurezza. La scorta per tutti i veicoli dei residenti era stata con lungimiranza predisposta nel caso in cui l’affluenza, come è avvenuto, fosse stata massiccia”.
Per l’assessore “troppe volte fatti non reali sono stati spesi per veri nello stesso territorio, probabilmente dalla stessa fonte. Ad esempio una rissa di qualche mese fa a Sarzano, che invece, alla luce dei filmati delle telecamere è risultata una lite tra un commerciante e un’altra persona che poteva accadere in qualsiasi zona della città. C’è chi, mettendo in giro voci false su risse, accoltellamenti e, ora, anche terrorismo, sta non solo sminuendo il lavoro della polizia locale, delle forze dell’ordine, della stessa amministrazione per la sicurezza e la vivibilità, ma sta mistificando l’immagine di una zona che è per fortuna ben diversa da quella che dipinge, mettendo in moto un perverso meccanismo che allontana i clienti dai negozi e deprezza le case. Il terrorismo è con tutta evidenza un problema serissimo e non credo sia il caso di scherzarci su, di prenderlo alla leggera o di strumentalizzarlo per reconditi fini propri”.