Genova. Continua il dibattito politico, o la bufera a seconda dei punti di vista, riguardo i depositi costieri dei prodotti petrolchimici oggi dislocati a Multedo.
Dopo le polemiche dei giorni scorsi, legate alla determina del comune di Genova che ha dato il nulla osta ad insediamenti del genere nella zona della Lanterna, anche i sindacati si inseriscono nel dibattito ricordando la come questi impianti siano “irriunicaibili”
Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, in un comunicato congiunto, ribadiscono “la strategicità dei depositi costieri, attività irrinunciabile per un porto come quello della nostra Città”.
Sullo spostamento da Multedo, però, sono d’accordo: “necessaria una ricollocazione su Genova delle due unità produttive sia per l’incompatibilità con il territorio dove sono ora collocate, sia per l’impossibilità di fare nuovi investimenti negli attuali siti”.
“Si deve ricercare una soluzione in tempi brevi, altrimenti il rischio sarà quello di trasformare un’opportunità d’investimento – scrivono ancora i sindacati – la creazione di nuovi posti di lavoro e la riqualificazione di un territorio, in esuberi di personale altamente specializzato”.
L’area ex centrale Enel, infatti, è potenzialmente più ampia rispetto agli spazi della delegazione ponentina, garantendo eventualmente un “allargamento” degli impianti.