Genova. Il primo a uscire dal liceo classico D’oria di Genova è Giovanni Battista che ha impiegato poco meno di quattro ore a consegnare il tema della maturità. La traccia che ha scelto è stata quella di Bassani, sul Giardino dei Finzi Contini, un testo arrivato abbastanza a sorpresa. “Ma per fortuna lo avevo letto da poco – racconta – e sono andato abbastanza sul sicuro”.
I bookmaker, infatti, davano D’Annunzio tra i più quotati, visto che ricorrono gli 80 anni dalla morte, 100 anni dal volo su Vienna e dalla vittoria della prima guerra mondiale ma, nel complesso, le tracce soddisfano tutti. “Erano tutti temi che si potevano affrontare, visto che vertono tutti sulla modernità” sottolinea un altro maturando, e molti raccontano di avere avuto, veramente, l’imbarazzo della scelta.
E se la “notte prima degli esami” è stata di riposo per quasi tutti: “pensavo di agitarmi molto di più” confessa una studentessa, resistono, anche al classico, la cabala e portafortuna. “La cabala ha sicuramente un’importanza fondamentale – spiega uno studente – a partire dall’abbigliamento, l’orologio e gli abiti che mi hanno portato fortuna durante l’anno”. A lui fa eco un’altra maturanda “Non avevo portafortuna – racconta – ma ci sono azioni che si ripetono quotidianamente, e che sono quasi una scaramanzia”.
È di portafortuna ce ne sarà bisogno sopratutto da domani, quando al Classico gli studenti dovranno affrontare la prova di greco, la più temuta. “La versione di greco è quella che spaventa di più – spiegano – anche perché è un terno al lotto”. Tra i più temuti per la versione c’è Polibio: “Non lo sopporto” confessa una studentessa mentre la speranza è che la versione possa riguardare autori più amati, come Plutarco.