La strategia

“Coinvolgere industrie per arrivare a rifiuti zero”: il M5S riunisce esperti a Genova

Convegno molto partecipato a palazzo Tursi

Generico 2018

Genova. Per arrivare a rifiuti zero bisogna intervenire sulla produzione industriale di materiali inquinanti”: lo ha detto il professore emerito di chimica industriale all’Università di San Lawrence nello stato di New York Paul Connet, globetrotter planetario per l’azzeramento dei rifiuti, in un convegno a Tursi organizzato dal Movimento Cinque stelle con Zero Waste e Rifiuti Zero. “C’è una certa schizofrenia sui rifiuti zero perché da una parte si parla di ridurre i rifiuti e poi non si riduce la plastica degli imballaggi – ha detto Connet -. La responsabilità dunque è industriale. Dobbiamo focalizzare l’attenzione sulla produzione”. Connet ha spiegato che per costruire pratiche rifiuti zero, ci vuole “informazione, comunicazione, motivazione e azione e abbiamo bisogno di creatività ma voi italiani ne avete tanta da duemila anni”. La portavoce del M5S in Liguria e consigliere regionale M5S Alice Salvatore ha sottolineato che il programma di governo parla di rifiuti zero: “non faremo nessun termo-valorizzatore. Noi li chiamiamo cancrovalorizzatori”. Su Genova Salvatore ha detto che “è un passo importante l’estensione della raccolta dell’umido in tutta la città da parte di Amiu a settembre ma bisogna arrivare al porta a porta spinto che è una grande occasione per creare nuovo lavoro e avere un prodotto di qualità”. Il portavoce di una rete di associazioni ambientaliste Gcr (Gestione corretta rifiuti) Mauro Solari si augura che il Comune di Genova prolunghi il contratto ad Amiu dal 2020 al 2030 affinché ci sia il tempo per fare le gare per un impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti misti e un nuovo impianto di trattamento dell’umido e che finalmente si arrivi alla differenziata porta a porta.

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