Genova. Succede che, in alcuni cimiteri genovesi, per andare a trovare i cari estinti, sia necessario munirsi di machete e taglia erba. La Castagna, la Biacca, Cabona, ma anche Staglieno, specialmente in alcuni settori la situazione delle erbacce infestanti è oltre i livelli di guardia.
Le segnalazioni si stanno susseguendo da giorni sui social network, nei frequentatissimi gruppi di quartiere, ma anche in consiglio comunale dove, nell’ultima seduta, il consigliere della Lega Ariotti aveva interrogato la giunta in materia. Matteo Campora, assessore all’Ambiente, aveva precisato che le operazioni di sfalcio erano iniziate – da Staglieno – proprio la scorsa settimana e sarebbero terminate, comprendendo tutte le strutture cimiteriali cittadine, entro il 10 di luglio.
Tuttavia le polemiche non si sono spente. Perché da qui al 10 luglio gli utenti dei cimiteri come quelli di Sampierdarena, Rivarolo e Bolzaneto – per fare alcuni esempio – saranno alle prese con delle vere e proprie giungle. Il timore di molti cittadini è che, oltre al fattore anti-estetico, ci sia anche quello anti-igienico. “L’erba supera l’altezza delle lapidi – racconta Carlo Poggi, un cittadino – sarà forse che la giunta Bucci questo intendeva col dare il verde di Euroflora alle periferie?”.
Il 12 giugno scorso il Amiu aveva assegnato l’appalto per il servizio di sfalcio e diserbo in città. Il piano che sarà attuato fino al 10 luglio dovrà essere perfezionato con l’utilizzo di un diserbante che rispetti i termini di legge.