Genova. Fiamme alte quattro piani, gomme che esplodono, vetri in frantumi. Gente bloccata all’interno del palazzo con la tromba delle scale invasa dal fumo che trova rifugio sul tetto. Un inferno. “Sembrava di essere a Beirut sotto le bombe”, dice un condomino, e il senso è chiaro: poteva andare decisamente molto peggio.
Tre macchine distrutte, dodici motorini “sciolti” e ingenti danni alla facciata del palazzo: questo è il primo bilancio dell’incendio scoppiato poco prima di mezzanotte in via Copernico, a Borgoratti, sotto le finestre del civico 14.
Un rogo partito da una autovettura: nonostante l’intervento di un residente con un estintore, le fiamme spinte dal forte vento hanno iniziato a attecchire sui mezzi limitrofi, in una catena che sembrava inarrestabile. “Ci siamo svegliati con i botti dei pneumatici che esplodevano – racconta una donna residente nel palazzo di fronte – ed era tutto fumo, le fiamme arrivavano a lambire i poggioli del quarto piano, l’aria era irrespirabile”.
I danni in facciata non sono ingenti, ma il risultato è impressionante: tapparelle sciolte, vetri esplosi, poggioli completamente anneriti, con l’arredo bruciato. Anche citofono e portone sono fusi: “Non potevamo uscire dal palazzo, le scale erano invase dal fumo e le fiamme erano a pochissimi metri, c’era un caldo infernale – racconta un condomino – ci siamo rifugiati tutti sul tetto, non sapevamo cosa fare”. Il forte calore ha causato lo scoppio di una bombola di Gpl, alimentazione di una autovettura coinvolta.
Momenti di paura anche per una signore bloccata nel suo appartamento al primo piano: la donna, con problemi di deambulazione, è stata tratta in salvo da un vicino-eroe, che ha sfidato fumo e calore per portarla al sicuro.
L’intervento dei Vigili del Fuoco è durato diverse ore, sebbene tempestivo, è stato ritardato dalla difficoltà a raggiungere il luogo, data la strada stretta e le macchine in sosta vietata: “E’ vero, ma purtroppo questo quartiere, come molti altri, è stato costruito con strade strette e senza parcheggi – spiega un abitante della zona – la speculazione ha avuto la meglio sulla sicurezza, ci sono anche poche bocchette anti-incendio”.
La piccola piazza dove è scoppiato l’incendio è uno slargo della via, e ospita circa una trentina di macchine: “Con il vento che c’era le fiamme stavano iniziando a bruciare le macchine dall’altro lato – sottolinea un altro residente – se fosse partito anche dall’altra parte sarebbe stato un bel guaio”.
Dopo le prime ore di indagini, sembra che all’origine del rogo ci sia un tentativo di furto finito malissimo: a indirizzare su questa pista il fatto che l’utilitaria sia stata trovata a alcuni metri di distanza da dove era stata parcheggiata dal proprietario.
Il ladro potrebbe aver innescato il corto circuito tentando di avviare l’auto incrociando i fili del motorino di accensione.