I dati

Banca d’Italia, nel 2017 cresce l’economia ligure ma cala il numero di occupati

Bene export, turismo e logistica portuale

Genova. Nel 2017 l’economia ligure è “moderatamente cresciuta”, grazie all’andamento favorevole della domanda estera e al leggero rafforzamento di quella regionale. Il maggiore livello di attività però “non si è riflesso su un miglioramento nel mercato del lavoro né, malgrado le favorevoli condizioni di accesso al credito, su una ripresa dell’accumulazione di capitale fisso da parte delle imprese” attesa quest’anno. Lo afferma Banca d’Italia a Genova.

Dall’indagine annuale sulle imprese con almeno 20 addetti emerge che l’industria regionale registra un parziale recupero delle vendite (4,3%; -7,6 nel 2016), grazie alle esportazioni (8,1%). Cresce il terziario: turismo e logistica-portuale registrano un aumento di pernottamenti e traffici (3,1% e 9,5%); i negozi registrano un aumento degli acquisti delle famiglie. In difficoltà l’edilizia mentre il mercato immobiliare cresce (4,5%) con prezzi in calo (-1,7%). Calano gli occupati (-1,1%, ma -6,8% lavoro indipendente) e tasso disoccupazione (-0,2%).

L’andamento moderato della crescita economica in regione e gli ancora ampi margini inutilizzati di capacità produttiva, spiega ancora Banca d’Italia, hanno concorso a limitare la spesa per investimenti fissi da parte delle imprese, malgrado le favorevoli possibilità di accesso al credito e la presenza di incentivi fiscali sull’acquisto di beni strumentali.

La ridotta spesa per investimenti ha determinato un fabbisogno finanziario contenuto, mantenendo debole la domanda di credito. A fronte di criteri di offerta rimasti accomodanti, i prestiti bancari alle imprese hanno continuato a ridursi (-2,4%). Nel complesso il loro grado di indebitamento – espresso dal rapporto tra debiti finanziari e fatturato – è ulteriormente diminuito, ma rimane superiore al livello precedente la crisi.

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