Il tema

Aperture festive e h24, Filcams Cgil all’attacco del ministro Di Maio

Biciclette Filcams

Genova. In questi giorni il tema della liberalizzazione delle aperture festive, domenicali e h24, è nuovamente alla ribalta a seguito di alcune dichiarazioni del ministro dello Sviluppo econonomico Luigi Di Maio. Dichiarazioni che non sono sfuggite ai sindacati della categoria del commercio, tanto che la Filcams Cgil, a Genova e in Liguria, ha già iniziato a levare gli scudi. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato.

“In questi mesi, come Filcams Cgil Genova e Liguria, abbiamo anticipato quanto dichiarato del Ministro attivando un tavolo territoriale con la Regione Liguria atto al coinvolgimento delle parti datoriali e delle altre Organizzazioni Sindacali al fine di stimolare il Parlamento sull’annosa questione, con l’obbiettivo di formulare una proposta di legge nazionale su iniziativa regionale e spingere affinché le competenze in materia di regolamentazione delle aperture nel commercio tornino alle Regioni.

A fronte della precedente normativa, nel biennio 2010/11 riuscimmo a traguardare infatti, di concerto con le altre organizzazioni sindacali, le Associazioni datoriali di categoria e le Amministrazioni Comunali, importanti accordi di regolamentazione delle aperture festive sui territori provinciali di Genova e La Spezia.

L’applicazione di tali accordi, al tempo, non comportò alcuna diminuzione della produttività, dei fatturati e della competitività delle imprese commerciali. Assoluti furono l’attenzione ed il senso di responsabilità da parte di tutti i soggetti firmatari nel gestire i termini fissati dagli accordi in perfetto equilibrio con le peculiarità di un territorio a vocazione turistica come il nostro e le conseguenti logiche di offerta di servizi al cittadino ed al visitatore.

L’art. 31 del decreto 201/11 del Governo Monti “Salva Italia” non solo ha liberalizzato gli orari della distribuzione commerciale ben oltre la precedente normativa (L. Bersani): le leggi regionali in materia, che prevedevano la possibilità di definizione e regolamentazione attraverso accordi come quelli di cui sopra, sono state letteralmente cancellate.

Reputiamo che i tempi siano ormai maturi per un cambiamento normativo che 3 milioni di lavoratori chiedono da anni. La Filcams Cgil Genova e Liguria ha saputo ascoltarli e si è portata avanti a livello territoriale. Alla luce di quanto sta nuovamente emergendo a livello nazionale sull’argomento e reputando che le dichiarazioni a spot con tanto di selfie non bastino, ci auguriamo che davvero la condizione dei tanti lavoratori e delle tante lavoratrici del settore sia oggetto di attenzione e considerazione nazionale. Pertanto sollecitiamo, a tavolo attivato, anche i nostri interlocutori della Regione Liguria, e chiediamo con forza che, successivamente ai primi incontri conoscitivi, di impegni e di presa in carico che abbiamo avuto in questi ultimi mesi, il percorso iniziato non vada a rilento ma prosegua con determinazione e impegno attivo. Come Filcams Cgil Genova e Liguria siamo in campo e pronti a dare un contributo fattivo alla modifica dell’attuale normativa”.

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