Genova. Circa il 32% dei lavori completati, con l’80% delle opere appaltate e una previsione di fine lavori che, per ora, resta fissata al 2022. Da ottobre 2017 a oggi si registra, inoltre, l’avanzamento del tunnel di Fegino di oltre 1.800 metri. È questa la situazione dei cantieri per il Terzo Valico, l’opera ferroviaria che consentirà la realizzazione della alta velocità tra Genova e Milano.
A fare il punto questa mattina assieme alle istituzioni locali, i responsabili di Cociv, il consorzio appaltante, di Rfi e il commissario straordinario che hanno partecipato a un sopralluogo nella galleria di Fegino.
“Avevamo annunciato, lo scorso anno, che avremmo fatto circa 11 nuove gare – ha spiegato l’amministratore straordinario del Cociv, Marco Rettighieri – ne abbiamo già fatto 7, che rappresentano l’80% del totale degli appalti. Di queste gare 5 sono già affidate, la Voltri Polcevera è in fase di controllo perché già aggiudicata, e una è in fase di aggiudicazione”.
Appalti già assegnati, per un valore di 1,4 miliardi di euro, e con circa 2500 lavoratori che, presto dovrebbero crescere fino a tremila. “L’opera è avviata su tutti i fronti – ha spiegato Aldo Isi direttore investimenti Rfi – abbiamo completato tutti i cameroni e questo è un dato importante perché ci consente di aggredire le gallerie da più fronti, e fare un salto di qualità in termini di produzione”.
Opere che, come un “puzzle dove tutti i pezzi stanno trovando il loro posto”, spiega, permetteranno di migliorare i collegamenti tra Genova e Milano con interventi anche sulla rete storica. “Stiamo partendo con gli upgrade di tutti gli apparati di controllo – prosegue Isi – e tra poco avremo pronta la gara per il miglioramento dei flussi a Tortona”.
“A questo si aggiunge il quadruplicamento dei binari sulla tratta Pavia-Rogoredo che vedrà la gara nel 2019 e il completamento in 4 anni. L’obiettivo è di portare i tempi di percorrenza tra Genova e Milano a un’ora, così come tra il capoluogo ligure e Torino. E questo permetterà nuove opportunità – conclude – per lo sviluppo, il lavoro e il turismo”.
Nel corso del sopralluogo è stata ricordato anche il ruolo dell’osservatorio ambientale che ha attivato sistemi di monitoraggio particolarmente innovativi.