Parla l'a.d.

“Siamo tornati a fare la banca del territorio”, Fiorentino spiega la crescita di Carige

Probabile il raggruppamento delle azioni e sulle aggregazioni: "La parola finale spetta agli azionisti"

Genova. “Abbiamo ricominciato a fare il nostro mestiere, a dare danaro alle piccole imprese, abbiamo una crescita importantissima nei primi tre mesi dell’anno che stiamo consolidando anche per i mesi successivi. Un utile che, ribadisco, abbiamo avuto senza operazioni straordinarie, e questo vuole dire che la banca ha una sua sostenibilità, in termini di modello di business, che penso sia molto importante”.

Così l’amministratore delegato di Banca Carige, Paolo Fiorentino, a margine della presentazione di una mostra, ha commentato i risultati della trimestrale che, dopo 4 anni, riporta un utile nei conti della banca. “Abbiamo sopratutto una crescita degli impieghi per le piccole e medie imprese e, se in passato la banca era accusata di fare raccolta in Liguria e impiegare altrove, oggi la situazione è cambiata. Mi aspetto, però, che il territorio percepisca che stiamo cercando di dare il nostro contributo alla crescita e ci piacerebbe anche rivedere le famiglie portare in maniera massiva i loro risparmi in Carige”.

L’Ad, poi, ha affrontato anche il problema di un titolo che, nonostante la crescita, non sembra rispondere adeguatamente. “Il titolo, in questi giorni è stato uno dei più resilient – prosegue – ma noi guardiamo relativamente poco al prezzo del titolo, che è stato mortificato dal fatto di avere un prezzo unitario molto basso, con il risultato di essere scartato per principio da alcuni investitori istituzionali. Uno dei nostri programmi, per questo motivo, è quello di fare un raggruppamento delle azioni per allargare il nostro titolo a una platea più ampia e ridurre la strutturale volatilità”.

Infine il tema delle aggregazioni ricordando come la parola finale spetta sempre agli azionisti. “Quello che facciano come management è di mettere sul piatto le diverse opzioni. La trimestrale che abbiamo chiuso dimostra che stiamo lavorando per avere anche l’opzione di andare avanti da soli, anche se ho sempre detto che c’è il grande valore, per Banca Carige, di mettersi con qualcuno e creare un operatore più sistemico, ma è altrettanto vero che stiamo lavorando perché l’opzione di una Carige da sola sia sostenibile”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.