Genova. “Abbiamo superato il punto di non ritorno e ora si fa prima e costa meno finirlo che tornare indietro”. Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che questa mattina ha partecipato a un sopralluogo sul cantiere del Terzo Valico a Fegino, si dichiara ottimista verso un’opera che definisce “irreversibile, perché è totalmente finanziata, ha gambe proprie ed è di straordinaria importanza non solo per Genova e la Liguria ma per tutto il Paese”.
Il Terzo Valico, infatti, ha anche superato, secondo Toti, le preoccupazioni politiche, visto che, alla contrarietà alle grandi opere del Movimento 5 Stelle, in un ipotetico governo giallo-verde c’è la Lega a fare da contrappeso.
“Gli amici della Lega hanno ribadito che Terzo valico e Gronda non sono in discussione – spiega Toti – e che le opere strategiche collegate al sistema portuale della Liguria servono al paese e con buona pace di tutti devono essere fatte. C’è un ampissima maggioranza politica che la vede così, non solamente i partiti del centrodestra ma anche quelle della sinistra storica, e dai sondaggi si riscontra un gradimento di oltre il 75% dei liguri”.
Per Toti, quindi, il Terzo valico è “un’opera che cambia il Paese, la competitività del Nord Ovest e il sistema logistico europeo, consentendo più funzionalità ed economicità a chi utilizza i porti liguri. Un grandissimo passo avanti per Genova che torna a essere vertici del triangolo industriale con Torino e Milano, collegate in un’ora”.