Genova. Alla fine dello scorso marzo il Comune di Genova, in particolare gli assessorati alla Sicurezza e all’Ambiente, in collaborazione con Amiu e la polizia locale, avevano illustrato quella che sarebbe stata un’operazione straordinaria contro il fenomeno delle discariche abusive in città. Si parlava di 58 zone “calde” dove sarebbero state installate alcune telecamere di videosorveglianza per dissuadere imprese e privati cittadini a gettare rifiuti edili, mobili e altro materiale in maniera illegittima.
A distanza di qualche settimana i risultati sono in parte arrivati, in particolare nella zona di San Benigno (via Balleydier) e di via Cantore. Ma c’è chi suggerisce come questa iniziativa avrebbe potuto essere portata avanti in maniera diversa, forse migliore.
Cristina Lodi, capogruppo del Pd a Tursi, ha cercato di capire dove fossero state installate le telecamere anti-discarica e ha scoperto – grazie ai dati forniti dall’assessorato alla Sicurezza – che gli occhi elettronici sono 44 (in 28 posti diversi) ma soprattutto che alcune zone come il municipio Medio Levante (che comprende anche Borgoratti, dove le discariche abusive esistono, eccome) e l’estremo Ponente.
“Ma soprattutto – dice la consigliera del Partito Democratico – non si è tenuto conto delle richieste e delle esigenze dei presidenti di municipio, che non sono stati interpellati su quali potessero essere lo zone più soggette alla problematica”. Secondo Cristina Lodi, “l’operazione è cosa buona, e anzi andrebbe implementata ma ci preme ricordare come l’ascolto dei territori sia fondamentale, quindi ci chiediamo quali criteri, invece, siano stati scelti per il posizionamento delle telecamere”. Che sono piuttosto numerose nelle zone del centro storico e di Sampierdarena.
Non solo. C’è un caso limite, particolarmente significativo, che è quello del Campasso. Via Pellegrini, via Spaventa e via del Campasso fino al Ponte Morandi. “In queste parti di città, la situazione di abbandono di rifiuti ingombranti è veramente tragica, come testimoniano le foto in allegato scattate ieri, sabato 5 maggio 2018”, raccontano alcuni cittadini e militanti del Pd.
I gruppi consiliari in Comune e Municipio monitoreranno l’evolversi della situazione “e chiederemo puntuali aggiornamenti alla giunta in Comune sui primi risultati di questa azione”, dicono.
leggi anche

‘Zetto’, bidoni di solventi e avanzi di traslochi: via Bartolomeo Bianco come una discarica a cielo aperto
