L'avvertimento

“Sappiamo che sei sola, devi vendere il locale”: Paolo Vitello indagato per tentata estorsione

Vittima la proprietaria dei bagni Roma a Pegli: "Ti ricordi quel furto? Non è avvenuto per caso"

Generico 2018

Genova. “Devi vendere il locale, sappiamo che sei sola. La prossima volta non verremo noi ma altri”. Così, dopo aver obbligato la proprietaria dei Bagni Roma di Pegli a servigli del vino bianco nonostante lei avesse spiegato che il locale era chiuso, Paolo Vitello, 53enne già condannato in via definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso in quanto affiliato al clan Fiandaca Emmanuello, si è rivolto alla donna.

E’ il giugno del 2016. Il locale, chiuso da tempo a causa di una querelle con il Comune a causa di alcuni lavori che lo avevano danneggiato, aveva da poco subito uno strano furto.

Nel locale Vitello arriva con un secondo uomo non identificato mentre un terzo si ferma fuori. Vitello e il suo socio cominciano subito con le intimidazioni: “Meglio che ti muovi e che ci servi” dicono alla proprietaria per poi aggiungere “ti ricordi quel furto? Non è stato un caso. E’ che devi vendere il locale e lo devi vendere a 30 mila euro in contanti e altri 130 in cambiali a quattro anni”.

Ancora, le minacce: “La prossima volta non verremo noi ma altri” avrebbe detto Vitello che insieme al suo socio uscendo dal locale ha gettato per spregio i bicchieri sulla scogliera.

La vittima però non si è fatta intimidire ed ha immediatamente sporto denuncia. Le indagini sono state affidate allo Sco della squadra mobile che non ci ha messo molto a individuare Vitello che è stato riconosciuto in incidente probatorio dalla vittima. L’uomo, difeso dall’avvocato Sandro Vaccaro, è accusato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Per lui il sostituto procuratore Federico Manotti ha disposto l’avviso di conclusione indagini preliminari.

Nel frattempo il locale resta chiuso e semi abbandoato tra una battaglia giudiziaria con gli uffici comunali, diversi altri furti sospetti e un incendio doloso che ha provocato nuovi danni, divampato nel gennaio di quest’anno e su cui gli investigatori dello Sco coordinati dal dirigente Alessandro Carmeli stanno indagando.

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