Genova. L’anno scorso doveva essere il salone del rilancio, e lo è stato, quest’anno sarà quello del consolidamento, della crescita. Una porta spalancata sul mare è l’immagine che pubblicizzerà il Salone Nautico internazionale di Genova. Numero 58. Si svolgerà dal 20 al 25 settembre, come sempre alla Fiera di Genova, e si propone di cavalcare l’onda lunga del mercato che, da qualche anno è tornato a marciare a spron battuto, e quella della congiuntura astrale positiva della collaborazione tra istituzioni: governo, Regione e Comune. Lo Stato ha peraltro confermato un milione di euro di contributo per la realizzazione del Nautico e di altri eventi collaterali.
Oggi a palazzo Tursi, nel Salone di rappresentanza, a quattro mesi dall’evento la conferenza stampa di presentazione. Il clima, rispetto al passato, è molto più disteso. Dimenticate le liti tra cantieri e gli addii dell’una o l’altra società: quest’anno si viaggia tutti nella stessa direzione. “Il 98% degli operatori ha già confermato la propria presenza“, ha spiegato Carla Demaria presidente di Ucina, Confindustria Nautica.
Come l’anno scorso il Salone lascerà un ricordo “urbanistico” alla città. Nel 2017 era stata la “piazza del vento” – i pali con le bandierine colorate all’ingresso dell’area fieristica – nel 2018 sarà la “piazza del sole”. Ideatore, anche questa volta, l’architetto Paolo Brescia dello studio Obr, open building research. Si tratterà di un piazzale in legno, come il ponte di una barca a vela, posizionato sulla diga di sottoflutto della fiera, sull’angolo estremo a sud vicino alla tensostruttura, aggettante al mare. “Abbiamo provato a cambiare prospettiva – ha spiegato l’architetto, grande appassionato di nautica – quella che è un’infrastruttura portuale diverrà un’agorà sul mare”.

Da un salone generalista a un salone multispecialista. “Vuol dire dare maggiore identità ai segmenti presenti nel Salone – sottolinea Demaria – ovvero il layout sarà meglio organizzato tra gli spazi a disposizione. Non sarà semplice soddisfare tutte le richieste visto che il 64% degli espositori ha chiesto più metri quadri rispetto al passato”. Lo scorso anno i numeri erano stati più che incoraggianti: 148.228 visitatori, 884 brand, 32 paesi rappresentati. Si parte quindi da questa “base”. Tenendo conto che la nautica italiana nel 2017 è cresciuta del 12% e il trend è positivo (Brasile escluso) a livello globale.
Ottimisti ed entusiasti, in cravatta arancione coordinata, il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente della Regione Giovanni Toti. Bucci, neppure un anno da sindaco, è già al secondo salone: “Vogliamo pensare a una città in grado di vivere assieme alle sue manifestazioni e di essere ospitale, come è accaduto con Euroflora, partire da lì e andare oltre”. L’idea è quella di una Genova che viva di un vero e proprio “fuorisalone” grazie alla collaborazione con commercianti, ristoratori, mondo culturale e cittadini stessi.
Toti parla di “gioco di squadra”, di “futuro di crescita e sviluppo per la nautica” e poi lancia la volata a Bucci “sindaco e velista”, con qualche anno di anticipo, sulla ricandidatura dopo la fine del ciclo amministrativo. “I cantieri presenti si tengano pronti – scherza, ma neanche troppo – il sindaco vorrà una barca nuova quando finirà il suo lavoro ma diciamo che potete cominciare a costruire nel 2024”. Alla conferenza stampa anche il presidente della Camera di Commercio Paolo Odone, che ha sottolineato l’importanza del Nautico per l’indotto della città e per l’aeroporto di Genova.