Genova. Mercoledì 2 maggio si celebra la giornata mondiale della salute mentale materna, istituita nel 2016 per accrescere la sensibilità sul tema e fare in modo che i governi destinino maggiori fondi alla prevenzione, rilevazione precoce, diagnosi, trattamento e cura dei disturbi mentali che insorgono in gravidanza e nel primo anno dopo il parto.
“Tutti i colori delle emozioni della maternità” è il nome dato al calendario di iniziative – realizzate con il coinvolgimento di ospedali, consultori e asili nido – che, già dal 30 aprile, l’Ordine degli Psicologi della Liguria sta portando avanti in tutta la regione per promuovere i progetti a sostegno della genitorialità e che culminerà sabato 5 maggio in un flash mob organizzato a Genova, alle ore 10 in piazza De Ferrari, sulle note di “Mamma mia”, al quale è invitata a partecipare tutta la cittadinanza”.
Si stima infatti che circa una donna su cinque sperimenti qualche tipo di disturbo per l’umore e l’ansia perinatale: malattie che spesso passano inosservate e che, se non adeguatamente trattate, possono portare a conseguenze tragiche, tanto per le madri come per i bambini. Un fenomeno che peraltro è trasversale alla nostra società, interessando donne di ogni cultura, età e livello di reddito, in ogni angolo del mondo. Qui il tutorial del balletto che sarà eseguito domenica mattina in piazza De Ferrari
“Gli eventi promossi dall’Ordine degli Psicologi in questa Settimana della Maternità – spiega la presidente regionale, Lisa Cacia – includono laboratori esperienziali sul tema delle emozioni legate alla maternità, passando per momenti di dialogo aperti con i genitori, in cui i professionisti si incontrano con le famiglie, per arrivare a momenti di ascolto, individuale o di gruppo, a sostegno della genitorialità”.
“Dalla gravidanza al post partum – aggiunge la dottoressa Simona Pelle, psicoterapeuta di Albenga ed esperta in counseling perinatale – le mamme e i papà vivono molti cambiamenti che portano con sé emozioni variopinte e talvolta ambivalenti. L’accompagnamento di professionisti attenti e preparati, spesso inseriti in équipe multidisciplinari, rappresenta sicuramente un punto di forza per le famiglie. Lo spirito è quello di attivare le risorse dei genitori e non di porsi come “esperti” cui delegare il sapere”.