Genova. Il Sappe, sindacato di polizia penitenziaria, ligure torna a denunciare le quotidiane difficoltà del settore.
“Ogni giorno ce ne è una – commenta il segretario Michele Lorenzo – qualche giorno fa un giovane detenuto rumeno andando in escandescenza ha, in tre distinti momenti, distrutto ben due celle incendiando un materasso, successivamente un detenuto marocchino, sempre per protesta, durante la notte si è ingoiato delle pile, non passano poche ore che sei detenuti albanesi durante le ore notturne, hanno inscenato una piccola guerriglia lanciando bombolette di gas incendiate contro il personale, ed armatosi con le gambe di legno dei tavoli delle loro celle, hanno minacciato gli agenti, nuova violenza poche ore dopo quando un detenuto è stato aggredito da altri detenuti procurando delle lesioni”.
Lorenzo ricorda anche un caso limite: “Qualche giorno fa un detenuto ha addirittura chiamato la Guardia di Finanza, con un telefonino che non poteva certo avere, dichiaratosi detenuto presente nell’istituto di Genova, che chiedeva il loro intervento perché necessitava di essere ricoverato”.
Lunedi 21 maggio la Polizia Penitenziaria in carcere a Marassi per protesta farà l’astensione dalla mensa, per denunciare il loro disagio e sollecitare un immediato intervento per ripristinare la sicurezza a garanzia della loro incolumità.