Genova. Un presidio lunedì 21 maggio alle 18 in via di Santa Zita 2, sotto il tanto discusso manifesto anti-aborto fatto affiggere dalle associazioni Pro vita. Lo ha organizzato “Non una di meno Genova”, che fa parte dell’omonima rete nazionale nata dall’incontro di diverse realtà e singole femministe dal novembre 2016.
L’hashtag #prochoice per diffondere l’evento viene approfondito dalle motivazioni descritte per promuovere l’iniziativa: “Nel 40° anniversario dell’approvazione della legge 194 – si legge – sui muri delle città appaiono attacchi frontali e violenti alla libertà di scelta delle donne, messaggi misogini e colpevolizzanti, che vogliono diffondere lo stigma verso quelle di noi che fanno la scelta di abortire. Anche a Genova le associazioni Pro-vita si sono accaparrate un enorme muro per lanciare il loro messaggio di odio e oscurantismo. Il loro fine ultimo è più chiaro che mai: mettere in discussione l’autodeterminazione delle donne in materia sessuale e riproduttiva”.
Non una di meno attacca anche il sindaco Marco Bucci: “Non ci si stupisce che difenda quel vergognoso cartellone: dopo la negazione del patrocinio al Pride e la commemorazione dei Repubblichini, oltre che l’annunciato smembramento dei Consultori da parte della Regione, è sempre più evidente che questa non è la città che vogliamo. Per questo non resteremo in silenzio, torneremo a riempire lo spazio pubblico per ribadire che sui nostri corpi e sulle nostre vite decidiamo solo noi. Grazie alle lotte di tante donne, l’aborto in Italia è legale”.
leggi anche

Manifesto anti-aborto, Bucci: “Libertà di pensiero, non lo toglieremo”. Ma on line parte la petizione per rimozione
