Alta tensione

Ilva, Manganaro (Fiom): “Contratto dimostra che Governo ci ha preso in giro. Difenderemo continuità con la lotta”

I dettagli del contratto tra Mittal e Governo confermano le preoccupazioni dei sindacati che hanno abbandonato il tavolo la scorsa settimana

Sciopero Ilva 6 novembre

Genova. “Il contratto conferma quello che denunciavamo da tempo e cioè che la trattativa che stavamo cercando di portare avanti da mesi era finta in quanto il Governo ci ha preso in giro e ha già contrattato tutto con Mittal, penali comprese”. E’ il commento del segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro alla pubblicazione da parte del Secolo XIX di alcuni dettagli circa il contratto scritto tra Governo e Am Investco sulla cessione degli stabilimenti Ilva.

“E’ vergognoso che con la scusa della riservatezza il governo abbia tenuto nascosto tutto questo a noi e agli enti locali, ma ora emerge con certezza quel che già sapevamo e cioè che Mittal assumerà al massimo 10 mila lavoratori per poi arrivare a 8,500. E ancora più grave che il contratto scritto prevede che i lavoratori dovranno licenziarsi per essere poi riassunti e questo non perché ce lo chiede l’Europa – attacca il segretario della Fiom – ma perché il Governo ha deciso di regalare l’Ilva a Mittal”. Per la Fiom genovese questo significa “meno persone in fabbrica e a condizioni di salario peggiori con il rischio che i lavoratori che resterebbero fuori non finiscano solo nella scatola nera della società in amministrazione controllata ma anche in ditte di appalto senza prospettive e chissà a quali condizioni”.

Per questo i sindacati hanno deciso nell’ultimo vertice al Mise di alzarsi e abbandonare il tavolo di trattativa: “Per noi vale solo quello che hanno detto i lavoratori a Genova, a Novi e che credo diranno anche a Taranto nelle prossime assemblee: continuità occupazionale, di reddito e di diritti. Diremo no a qualsiasi costo anche lottando e scioperando a chi pensa di farci ingoiare il rospo con una trattativa finta”.

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