Ecco cosa fare

#ilpatrociniosonoio, dal Liguria Pride una campagna social a sostegno della manifestazione per i diritti

Dopo il no di Regione e Comune di Genova tante le adesioni "istituzionali", ora chiedono supporto dal basso ai genovesi e non

Generico 2018

Genova. C’è il consolato degli Stati Uniti, l’università di Genova, i comuni di Albenga e di Finale, la Cgil e tanti altri si stanno unendo in queste ore per sostenere il Liguria Pride. E oggi il coordinamento Liguria Rainbow ha lanciato una nuova proposta per un sostegno “dal basso” con la campagna #ilpatrociniosonoio.

L’idea, rivolta a tutti i genovesi e non solo è quello di postare sui social una foto, un video, un messaggio o inviarlo a info@liguriapride.it con oggetto “IL MIO PATROCINIO”.

“Il Comune di Genova e la Regione Liguria hanno detto no al patrocinio al Liguria Pride definendoci ‘Non in linea con le politiche sociali e della famiglia di questa giunta’ – dicono gli organizzatori e ‘Offensivi e divisivi’. Definizione che viene respinta con fermezza al mittente.

Per questo hanno deciso di far scattare l’#allertarainbow: “Abbiamo tutti e tutte la possibilità di sostenere e protegge il pride – dicono ancora – e tutti coloro che pensano che i pride siano momenti di Aggregazione e Libertà e che tutte le famiglie necessitino di uguali diritti possono dare ora il loro contributo in vista della manifestazione del 16 giugno”.

Più informazioni
leggi anche
liguriapride2016
Tutto pronto
Tutto pronto per il Liguria Pride, #allertarainbow dedicato a Don Gallo. IL PERCORSO
liguria pride 2018
"coloratissimo"
Liguria Pride 2018, l’Allerta Rainbow colora De Ferrari. Oltre 5 mila presenti “offensivi e divisivi”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.