Genova. Una condanna a dieci mesi di reclusione con la condizionale, quattro patteggiamenti tra i sei e gli otto mesi, un’assoluzione e un’oblazione. E’ quanto stabilito dal gup Ferdinando Baldini per i sette antifascisti finiti a processo per i disordini scoppiati in occasione del convegno delle ultradestre che si è svolto nella sede di Forza Nuova in via Orlando a Sturla l’11 febbraio 2017.
Nell’occasione fu organizzato un grande corteo antifascista con la partecipazione anche dell’Anpi, dei sindacati e delle forze politiche di centro sinistra. Ad un certo punto quando per consentire il passaggio di un’ambulanza il cordone di polizia protetto dagli ‘alari’ si era aperto, un piccolo gruppo di manifestanti era avanzato con caschi e cinture verso lo schieramento di polizia che aveva risposto con una carica di alleggerimento.
I sette, difesi dagli avvocati Matteo Carpi, Laura Tartarini Alessandro Gorla ed Emanuele Tambuscio, erano accusati a vario titolo di resistenza, travisamento, accensione di fumogeni e porto di oggetti atti a offendere. I quattro che hanno scelto il patteggiamento hanno concordato con il sostituto procuratore Fabrizio Givri una donazione di 200 euro ciascuno per l’ospedale Gaslini come gesto risarcitorio.