L’intervento

Consultori, parlano gli Assistenti sociali: “Restano evidenti elementi di criticità”

Asl 3 consultorio
Foto d'archivio

Genova. “Sulla riorganizzazione delle strutture consultoriali della ASL 3 Genovese permangono evidenti elementi di criticità che rischiano di compromettere il buon esito degli sforzi profusi dagli operatori impegnati in queste strutture. Il passaggio dalla Struttura Complessa Attività Consultoriale alla nuova organizzazione che prevede la creazione di una Struttura Semplice Dipartimentale di Neuro Psichiatria Infantile, all’interno del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze, e la creazione della Struttura Semplice Dipartimentale Consultorio Familiare, all’interno del Dipartimento Materno Infantile (Presidio Ospedaliero Unico), pone interrogativi rispetto alla reale implementazione di interventi integrati che coinvolgano anche la rete ospedaliera (percorso nascita), il Distretto Sociosanitario e il Dipartimento di Prevenzione.”

È stato questo uno dei passi più significativi dell’intervento della vicepresidente del Consiglio regionale della Liguria dell’Ordine degli Assistenti sociali, Paola Cermelli, alla Commissione Consiliare II, Salute e Sicurezza Sociale, della Regione Liguria, che è stato diffuso con una nota.

“Pur apprezzando l’impegno riorganizzativo che dimostra un intento di omogeneizzazione delle strutture e degli interventi rivolti alla cittadinanza in un’ottica di razionalizzazione – ha detto ancora Cermelli – noi crediamo che, per poter raggiungere il grado di integrazione tra le strutture previste allo scopo di fornire il servizio migliore possibile alla popolazione che si rivolge a questo Servizio e che porta bisogni complessi e molto delicati, sia indispensabile una particolare attenzione al personale.”

“Negli ultimi 15 anni, tuttavia – ha detto ancora – il personale dei Consultori è progressivamente diminuito: dapprima con il ritorno delle competenze sociali al Comune di Genova e il conseguente passaggio di personale (assistenti sociali) e successivamente a causa del progressivo invecchiamento degli operatori e la mancata sostituzione del personale in quiescenza. Gli assistenti sociali che operano nelle strutture consultoriali della ASL 3 Genovese sono, attualmente 5, incluso il Coordinatore Professionale Esperto e pertanto non è possibile assicurare una copertura omogenea nei Distretti Sociosanitari.”

Nel corso dell’audizione è stato ricordato che l’assistente sociale che opera nell’area consultoriale è una delle figure più significative e necessaria a garantirne il funzionamento. “Molto importante – ha proseguito Cermelli – anche l’agire di questa figura professionale in un’ottica di ricomposizione degli interventi sul piano sociosanitario per il raggiungimento del benessere della persona, attraverso il lavoro in rete e nell’équipe multiprofessionale rendendo concreti ed esigibili i diritti di cittadinanza.”

Per la vicepresidente degli assistenti sociali liguri “particolare attenzione deve essere riservata alla costituzione della nuova Struttura Semplice Dipartimentale di Neuropsichiatria infantile”, sottolineando inoltre “sulla base delle esperienze già maturate in questi specifico settore, in particolare nei servizi della ASL 5 Spezzino, occorre individuare e/o integrare nuovo personale di servizio sociale professionale per garantire ai bambini e alle loro famiglie risposte adeguate ai bisogni sanitari a rilevanza sociale. La dotazione di assistenti sociali del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, infatti, non consente di affrontare anche questo tipo di nuove esigenze”.

“Come già in altri frangenti e circostanze – conclude la nota – l’Ordine ribadisce e conferma la propria disponibilità ad essere supporto per lo studio, l’approfondimento di strumenti tecnici di valutazione e l’elaborazione di linee guida proprie della professione del Servizio Sociale e di una riflessione più ampia sul sistema di tutela del minore anche all’interno dei Servizi Sanitari e Sociosanitari”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.