Genova. Sarà un consiglio comunale piuttosto caldo, almeno in potenza, quello di martedì prossimo. In aula rossa si discuterà il caso, spinosissimo, della partecipazione del consigliere delegato Sergio Gambino, a Staglieno, a una cerimonia di commemorazione dei caduti della Repubblica di Salò.
I partiti di minoranza, centrosinistra (Pd, Lista Crivello), Chiamami Genova e M5S, anche su spinta ideale dell’Anpi, presenteranno un articolo 55, un documento, per tentare di fare prendere una posizione – una volta per tutte – al sindaco Marco Bucci, per ora reticente a supportare apertamente o apertamente bacchettare l’iniziativa del suo consigliere delegato alla Protezione civile.
Gambino, all’iniziativa alla quale erano presenti anche esponenti di movimenti di ultradestra come Lealtà e azione, era presente con la fascia tricolore, in rappresentanza del Comune e con tanto di stemma della Repubblica italiana: come minimo una contraddizione in termini.
Ma oltre alla sinistra, all’associazione dei partigiani e alla Cgil – che proprio oggi ha annunciato la propria mobilitazione – non è escluso che martedì pomeriggio, a Tursi, possano presentarsi anche volti più o meno noti dell’estrema destra locale, oltre ai familiari dei caduti e dispersi dell’Rsi che avevano organizzato la commemorazione del 29 aprile scorso. Anche perché invece i partiti di centrodestra proveranno a portare la discussione anche sui fischi di contestazione ricevuti dai sindaco durante l’orazione in piazza Matteotti per il 25 aprile.
Difficilmente la compagine di ultradestra sarà numerosa ma, per ridurre al minimo il rischio di tensioni, le forze dell’ordine, Digos in primo luogo, stanno monitorando la situazione. La mobilitazione di gruppi come, ancora una volta, Lealtà e Azione potrebbe diffondersi ad altri simpatizzanti di idee che si rifanno al fascismo.
Obbiettivo della mobilitazione: difendere la scelta di Gambino che, peraltro, già il novembre scorso aveva partecipato a un evento in memoria di Salò e – venerdì sera – sulla propria pagina di Facebook ha pubblicato un post non proprio conciliante nei confronti delle critiche. Suonava più o meno così: “non rispondo a chi mi attacca su questi temi, mio padre da piccolo mi ha insegnato a non prendermela con gli stupidi e con i bambini con gli occhiali”.
Chissà se Massimo Bisca, presidente dell’Anpi, si sentirà più stupido o più bambino con gli occhiali. Nel frattempo, dalla Camera del Lavoro, viene ribadita la richiesta al sindaco di esprimersi con chiarezza in merito, e prima del consiglio comunale.
“Se il tacere a volte può essere sintomo di saggezza e può servire a smorzare i toni, si sappia che oggi non è così – scrive Ivano Bosco, segretario generale della Cgli di Genova – Certi valori non sono mediabili. O si sta da una parte o dall’altra”, si legge in un comunicato che annuncia “non permetteremo che martedì il consiglio comunale sia teatro dell’invasione di chi rimpiange i criminali fascisti. Con questa gente non ci sarà mai confronto. La Cgil si mobiliterà quel giorno, invitando iscritti e simpatizzanti a difesa delle Istituzioni, della democrazia, contro i nuovi e vecchi fascismi, con una presenza massiccia a Palazzo Tursi”.