Commemorazione dei morti di Salò, i giovani di Fratelli D’Italia difendono Gambino: “Fratelli Cervi e Fratelli Govoni abbiano uguale dignità”
La provocazione di Gioventù nazionale che "scomoda" anche Virgilio e l'ex presidente della Camera Violante
Più informazioni su

Genova. “Questa levata di scudi della sinistra è un ulteriore segnale dell’imbarbarimento della politica italiana, un segnale da non sottovalutare”. I giovani di Fratelli D’italia, riuniti nell’associazione Gioventù nazionale, sono tra i pochi a intervenire, appoggiandola, sulla partecipazione del consigliere delegato del Comune di Genova, Sergio Gambino, con tanto di fascia tricolore, a una commemorazione organizzata il 29 aprile scorso, al cimitero di Staglieno, dai parenti dei caduti e dei dispersi della Repubblica sociale italiana.
Il movimento giovanile legato al partito di destra di cui Gambino è un rappresentante si cruccia per il polverone sollevato, non solo dall’opposizione ma anche dall’Anpi genovese e da parte della maggioranza. “Pensavamo – dicono – ottimisticamente, che la questione sui caduti della guerra civile fosse oramai archiviata, e i suoi odi finalmente sepolti dell’ottica di una provvidenziale concordia nazionale”.
I giovani di Fratelli D’Italia citano, a favore della scelta di Gambino, anche l’ex presidente della Camera Luciano Violante: “Riconobbe nel 1996 la necessità di capire i motivi per i quali migliaia di ragazzi e ragazze si schierarono dalla parte di Salò” e Virgilio: “La pietas verso i morto è il più alto sentimento dell’animo umano”.
Infine un quesito provocatorio: “E’ troppo chiedere che di fronte alla morte sia concessa eguale dignità tanto ai fratelli Cervi quanto ai fratelli Govoni, vittime innocenti figlia di una medesima patria?”.