Assistenti sociali

Addio camerate, e arrivano anche le donne: dopo 10 anni di lavori il Massoero riapre i battenti

L'asilo notturno al porto antico avrà camere più piccole e con bagni privati, era chiuso dal 2001

massoero

Genova. Aveva già aperto in via straordinaria per un paio di settimane durante l’emergenza freddo dello scorso mese di febbraio, ma oggi l’inaugurazione dell’asilo notturno Massoero, in via del Molo, nel cuore del porto antico di Genova, è stata quella ufficiale. Lo storico edificio destinato all’accoglienza dei senza dimora, dopo 10 anni di lavori di ristrutturazione costati circa 800 mila euro e finanziati dal Comune, torna a essere un punto di riferimento per il sociale. Con alcune novità.

Al momento della chiusura, nel 2001, il Massoero ospitava un centinaio di persone, solo uomini. Adesso avrà anche un’ala femminile ma il numero di posti letto complessivo sarà ridotto: 36, 24 uomini e 12 donne.

“Le camerate sono state ridotte in stanze più piccole, con due, tre o quattro posti letto – spiega l’assessore al Sociale Francesca Fassio – con bagno privato e armadi, questo perché la tipologia di persone che fanno riferimento a strutture come questa è cambiata rispetto a un tempo e dobbiamo aiutare persone che hanno bisogno di un alloggio simile a una casa”.

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Gli operatori del Massoero sono dipendenti del Comune di Genova, per la riapertura l’asilo notturno avrà due addetti in più rispetto al passato. La ristrutturazione dell’edificio è stata complicata, trattandosi di un palazzo molto antico, ed è stata effettuata rispettando tutti i vincoli architettonici. Recentemente Tursi ha ottenuto un finanziamento nazionale nell’ambito del programma operativo sulle Città metropolitane e 2 milioni e 100 mila euro dall’Ue per progetti di inclusione ed educazione per le persone senza dimora e simili.

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