Le indagini

Presidio del 2 marzo contro la chiusura della campagna elettorale di Casapound : denunciati 7 antifascisti

Nell'occasione alcuni cassonetti erano stati rovesciati in strada di cui uno incendiato. Danneggiata la vetrina di una banca

Presidio antifascista per Di Stefano (Casa Pound) a Genova

Genova. Sette antifascisti genovesi che hanno partecipato al presidio dello scorso 2 marzo alla Foce contro la chiusura della campagna elettorale di Casapound sono stati denunciati dalla Digos, per accensioni pericolose, getto pericoloso di cose, resistenza a PU, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio.

Quella sera dopo un presidio in piazza Paolo Da Novi a cui hanno partecipato 250 manifestanti, espressione delle diverse anime della galassia antifascista, un gruppo ha organizzato un piccolo corteo per le vie del quartiere Foce, accendendo fumogeni, lanciando bottiglie e spostando numerosi cassonetti della spazzatura al centro della carreggiata. Uno di questi era anche stato dato alle fiamme.

Alcuni manifestanti hanno preso materiale edile da cantieri aperti lungo la strada, e la vetrina di una banca è stata danneggiata. A causa della protesta, la circolazione stradale è rimasta paralizzata nella zona Foce a lungo e gli autobus sono stati costretti a deviare percorso.

Gli indagati sono RR, di 53 anni, FG, di 50 anni, LM, di 45 anni, GM, di 50 anni e CR, di 40 anni, tutti lavoratori portuali nonché frequentatori dell’assemblea.

Gli altri due denunciati sono CM, di 22 anni e DC di 45 anni, esponente di rilievo degli ambienti anarchici genovesi più radicali che avrebbe insultato i poliziotti. Non è stato invece al momento individuato colui che a volto coperto ha danneggiato la vetrina della banca ma le indagini proseguono.

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