Genova. Di fronte alle molte richieste provenienti da più parti, Regione Liguria, in accordo con i vertici del Gaslini, ribadisce la piena disponibilità a trasportare in Italia e accogliere presso l’ospedale genovese il piccolo Alfie Evans, il bimbo di 23 mesi britannico con una malattia neurodegenerativa ignota e ricoverato presso l’ospedale pediatrico di Liverpool.
Anche in vista della nuova udienza convocata dall’Alta Corte inglese per oggi pomeriggio, il presidente Giovanni Toti e la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale affermano: “In accordo con l’ospedale Gaslini, siamo pronti a farci carico anche del trasporto del piccolo Alfie dall’ospedale di Liverpool al Gaslini, un’eccellenza della pediatria, dove potrà avere in assoluto la migliore assistenza di cui necessita. Confidiamo – concludono – che la nostra disponibilità possa essere ulteriormente considerata a valutata in ogni aspetto”.
I tribunali britannici hanno deciso di interrompere le cure per Alfie contro il volere dei genitori. Staccato il respiratore, è sopravvissuto, e ora ha una mascherina. “I medici sbagliavano – dice la madre – può farcela”. Proprio per gli inattesi sviluppi – e forse anche per il polverone mediatico e diplomatico che si alzato negli ultimi giorni con l’Italia che ha concesso addirittura la cittadinanza al piccolo – i giudici inglesi hanno convocato una nuova udienza. Oltre al Gaslini, anche il Bambin Gesù di Roma si è offerto di accogliere e curare Alfie Evans.
Anche il consiglio comunale di Genova, nel pomeriggio, ha votato all’unanimità (36 voti a favore su 36 presenti) un ordine del giorno fuori sacco sulla possibilità che l’ospedale Gaslini possa accogliere e curare il bambino.